Buja e Majano ricordano don Domenico (pre Meni) Zannier

giovedì 31 Agosto

L’ambito pastorale di Comunicazione e Cultura della Cp di Majano si è assunto l’impegno, tra gli altri, di mantenere viva la memoria e l’opera di don Domenico Zannier, sacerdote e poeta, impegnato tutta la vita a far crescere la lingua e la cultura friulana arricchendola di valori spirituali e cristiani. Anche quest’anno, alle 19 di mercoledì 30 agosto, per il suo genetliaco, gli amici di Buja e Majano lo ricorderanno con una Messa di suffragio nella chiesa di Casasola. Subito dopo, il poeta Gianni Cappelletti interpreterà brevemente alcuni versi del poema «Anilusi». L’invito è rivolto anche ai numerosi estimatori di pre Meni e della sua opera.

Don Zannier morì a San Daniele del Friuli l’11 gennaio 2017, all’età di 87 anni.

 

Chi era don Domenico Zannier

Figura poliedrica, pre Meni Zannier è stato uomo di cultura a tutto tondo: non solo sacerdote e insegnante, ma anche poeta e scrittore, traduttore e giornalista pubblicista – ha diretto «la Vita Cattolica» nei tempi del terremoto, dal 1975 al 1976 –, critico d’arte. La sua attività letteraria iniziò in giovane età, raggiungendo, passo dopo passo, vertici consistenti, tanto da ottenere innumerevoli premi e riconoscimenti nazionali e internazionali: dal premio «Nadâl Furlan» del 1979, per i valori di civiltà cristiana espressi nella sue opere, passando per il «Premio della Cultura » della Presidenza del Consiglio dei Ministri e il «Premio Campidoglio d’Oro» della Internazionale Burkhardt Akademie, per citarne solo alcuni. Ma soprattutto, nel 1986, è stato candidato al Nobel per la Letteratura dall’Università di Salisburgo e dall’Università di Innsbruck.

Tra le sue tante opere vale la pena evidenziare la quadrilogia dei poemi pubblicati nel volume unico «I dîs dai Ciclamins». «L’Ancure te Natisse», e «I Dumblis Patriarcâi» con la quale ha dato alla letteratura ladina friulana il più vasto ciclo epico-narrativo. Una seconda quadrilogia comprende i poemi «Crist Padan», «Anilusi» (poema indiano), «Flôr Pelegrin» e «Colomps di Etrurie». Il suo ultimo lavoro fu «Cjavêi di Lûs» che raccoglie dodicimila versi composti in oltre tre anni.

31/08/2023 (tutto il giorno)
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