A Ovaro riapre al culto l’antica chiesa di San Vigilio

lunedì 26 Giugno

Sarà celebrata domenica 25 giugno, alle 11, una Santa Messa per la riapertura della chiesa di San Vigilio, l’antica parrocchiale di Ovaro, chiusa da diverso tempo a causa di lavori di restauro. La celebrazione si pone alla vigilia della memoria liturgica del santo, che la Chiesa celebra il 26 giugno.

«La chiesa di San Vigilio aveva grossi problemi alla copertura – spiega il parroco di Ovaro, mons. Gianni Pellarini, a “La Vita Cattolica” –, ma negli ultimi anni è stato difficile recuperare i fondi per la sistemazione. Recentemente si è potuto accedere a un contributo regionale che ne ha reso possibile il restauro». Nel frattempo, tuttavia, la Soprintendenza per le Belle arti aveva restaurato i lacerti di affreschi, residui di quelli che ricoprivano l’interno della chiesa fino al terremoto del 28 luglio 1700. «Si è resa necessaria, inoltre, un’opera di drenaggio», spiega mons. Pellarini. La chiesa, infatti, si trova nella parte bassa del paese, nei pressi della cartiera e a due passi dal letto del Degano.

Domenica quindi la festa per la riapertura al culto, per il quale don Pellarini non lesina ringraziamenti: «Dobbiamo ringraziare la Soprintendenza, la Regione, in particolare quella funzionaria regionale – che mons. Pellarini non nomina – che è stata una persona attenta e squisita. Grazie anche all’impresa edile e, in modo speciale, un ringraziamento al giovane architetto Fabio Di Qual».

 

 

Da ora in poi, nei mesi estivi, nella chiesa di San Vigilio si celebrerà la Messa feriale il mercoledì alle 18, ogni quindici giorni alternativamente con la chiesa di San Rocco in Cella.

 

La chiesa

La chiesa di San Vigilio, a cui si accede da Ovaro scendendo dall’omonima strada, risale all’XI secolo: in loco da circa seicento anni operava la Pieve di San Martino, paleocristiana ed emanazione della Pieve di Zuglio. La prima menzione risale al 1207, quando si nominò la presenza di un sacerdote incaricato del servizio pastorale. Dalla sua struttura architettonica si nota immediatamente il primo ampliamento, avvenuto nel 1500, e la ricostruzione successiva al terremoto del 1700. L’interno, a navata unica, conserva frammenti di antichi e preziosi affreschi.

26/06/2023 (tutto il giorno)
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