«Pax vobis, alleluja!» Questo il titolo del concerto che la Cappella musicale della Cattedrale di Udine, diretta dal Maestro Davide Basaldella, offrirà alla cittadinanza – e in particolare all’arcivescovo mons. Andrea Bruno Mazzocato – venerdì 5 aprile alle 20.30 in Cattedrale. La serata – inserita nel cartellone di “Paschalia 2024”, la rassegna di concerti curata dall’USCI FVG – si propone di esplorare «il canto della Pasqua, dal gregoriano al classicismo, fino alle avanguardie del Novecento». L’ingresso è libero.
La Cappella musicale della Cattedrale di Udine
La Cappella Musicale “Santa Cecilia” del Duomo di Udine esiste fin dagli inizi del ’900 come formazione composta in gran parte da chierici che frequentano il seminario di Udine e che, sotto la direzione di vari maestri tra cui Mario Roussel e Giovanni Pigani, sostengono con il canto (soprattutto gregoriano) l’ufficio della santa Messa.
Il coro riceve una prima e decisiva svolta nel 1966 quando l’allora Arcivescovo di Udine mons. Giuseppe Zaffonato nomina a maestro della Cappella Albino Perosa, musicista e sacerdote friulano che sostituisce l’anziano maestro Pigani. Fino a quel momento la liturgia era rimasta intatta, anche se il grande impulso pre-conciliare del vescovo Zaffonato aveva suscitato partecipazione corale e assembleare alle liturgie in tutte le parrocchie di Udine. Don Perosa creò un primo sussidio diocesano presentato inizialmente dal suo coro e poi diffuso in tutti gli altri, giovando così notevolmente sul piano pastorale sia al clero sia ai fedeli, i quali potevano in tal modo accompagnare con il canto tutte le celebrazioni liturgiche. E il canto liturgico è stato ed è appunto lo scopo primario di questo coro che, coinvolto in tutte le celebrazioni solenni all’interno del duomo cittadino (Settimana Santa, Avvento, Corpus Domini, Pentecoste…), può così essere definito il coro “ufficiale” dell’Arcivescovo di Udine.
Dal gennaio 2018 la Cappella Musicale è ufficialmente diretta dal maestro Davide Basaldella, che ha sostituito l’uscente maestro Gilberto Della Negra.
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