Rivive la Via Crucis a Portis Vecchio (Venzone)

sabato 18 Marzo

L’iniziativa, dopo la sosta legata all’emergenza pandemica, verrà riproposta nuovamente nella serata di venerdì 17 marzo. Partendo alle 20 dalla chiesa di Santa Lucia, la processione si snoderà lungo le vie del vecchio Portis, per concludersi presso la chiesetta di San Rocco. In caso di maltempo la Via Crucis si terrà nella chiesa di santa Lucia.

L’evento, curato dal gruppo “Amîs di Sant Roc” con il sostegno delle Pro Loco di Portis e di Venzone, della Parrocchia di San Bartolomeo e della Pieve di Venzone, vuole anche ricordare il lavoro svolto dai tanti volontari che con il loro ingegno hanno ridato vita a questi simboli religiosi, testimonianza storica della vita delle persone.

 

La storia di Portis Vecchio

Portis – piccola frazione nel comune di Venzone – è stato l’unico paese che, per motivi geologici, ha visto modificare la propria collocazione geografica dopo il terremoto del 1976. Come suggerisce il nome, era la “porta” di Venzone e per la sua posizione attigua al fiume Tagliamento, permetteva, nel passato, l’attracco delle zattere che trasportavano il legname dalla Carnia alla Bassa Friulana per giungere fino all’Arsenale di Venezia. A Portis i zatterai trovavano locande per rifocillarsi, riassettavano il carico e ripartivano per la pianura.

Il terremoto distrusse quasi integralmente il paese e le sue chiese: San Bartolomeo posta in alto rispetto all’abitato, San Rocco al centro, e a sud Santa Lucia, che – pur facendo parte della Pieve di Venzone – è sempre stata molto frequentata dai “Portolani”. Mentre la “Nuova Portis” – con la chiesa di San Bartolomeo – veniva ricostruita più a nord, le poche abitazioni che si salvarono dalla furia delle scosse sismiche vennero abbandonate all’oblio del tempo e alla memoria delle persone.

Agli inizi degli anni ’90, grazie alla caparbietà di tanti volontari coadiuvati da don Roberto Bertossi, si è assistito alla ricostruzione della chiesa di Santa Lucia. Nel 2015 si sono conclusi i lavori per riportare alla luce la chiesetta di San Rocco, procedendo con un ripristino parziale, limitato dalla presenza della ferrovia. Nel 2016 a quarant’anni dal terremoto è stata organizzata una Via Crucis itinerante per ricordare la “passione” di questo paese sradicato dalla storia e abbandonato ad un inesorabile oblio.

 

Tratto da «La Vita Cattolica» di mercoledì 15 marzo 2023

18/03/2023 (tutto il giorno)
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