La tradizione del “Canto della Stella” anima numerose comunità della Bassa friulana

domenica 25 Dicembre

Anche quest’anno, in molte contrade della Bassa Friulana, la notte di Natale si assisterà allo snodarsi di processioni di gruppi di persone che, in una rievocazione simbolica del viaggio dei Re Magi alla ricerca di Gesù Bambino, si recano di borgo in borgo e di casa in casa per annunciare, con canti tradizionali dedicati, la nascita del Redentore, e portare gli auguri per le festività. Sono i Cantori della Stella che, al canto di “Oggi è nato il Salvatore”, continuano l’antica tradizione delle questue natalizio/epifaniche, mettendo in evidenza il persistere, in questa fascia di Friuli forse più che altrove, di tradizioni secolari che hanno resistito all’usura del tempo, dimostrando in tal modo l’attaccamento di queste comunità all’arte, alla cultura e alle proprie tradizioni religiose e musicali.

Rito antico, quello del “canto della Stella”, che riporta ai tempi della Controriforma Cattolica e che, nel corso dei secoli, al pari di altre tradizioni popolari, è stato interessato da fenomeni di abbandono fino quasi a scomparire, riuscendo però a sopravvivere soprattutto in alcune aree periferiche. Tanto che a partire dagli anni 80, in molte località è stato riscoperto e rivitalizzato. Oggi, cambiati i tempi, la questua mantiene perlopiù un valore di scambio simbolico, ma lo scenario e il fascino sono rimasti però pressoché immutati.

La tradizione è sempre viva a Porpetto, dove è stata arricchita di nuovi significati ad opera del gruppo teatrale locale.

Con l’accompagnamento del “canto della Stella” si inaugurerà anche il grande presepe all’aperto di Corgnolo, la notte di Natale.

A Torviscosa e a Malisana si tramanda una pratica testimoniata già ai primi anni del ‘900 e mai interrotta: i gruppi dei due paesi si spandono per le rispettive borgate (ma garantendo la presenza anche nella località Villaggio Roma), dove grande è l’attesa e la partecipazione della gente che spesso accoglie i cantori con banchetti e doni, fino ad attendere i fedeli all’uscita dalla Messa notturna per un’ultima cantata assieme.

Anche a Carlino quest’anno si rifarà, dopo un’interruzione causata dalla pandemia, il giro della Stella, che prevede soprattutto la visita agli anziani e ai malati.

A Marano il canto dell’”Oggi è nato” è portato per le calli e i borghi del paese da un gruppo di ragazzi e bambini che, presepio a tracolla e gerla sulle spalle, si soffermano soprattutto nelle case delle persone più anziane dove sono attesi con gioia e ai quali lasciano piccoli doni e messaggi sull’attualità del Natale. Un rito, quello del Canto della Stella, che mantiene intatto il suo fascino perché frutto non solo di folclore e nostalgia, ma sentito come uno stendardo dell’identità religiosa e culturale locale, e che può aiutare a rivivere anche oggigiorno un significato più genuino del Natale. E allora è un patrimonio che merita di essere salvato, e meritano ammirazione e gratitudine quanti si adoperano per tenere in vita una tradizione tanto nobile.

25/12/2022 (tutto il giorno)
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