Il 2 febbraio, festa della Presentazione del Signore – popolarmente detta “Candelora” – la Chiesa celebra la Giornata mondiale della Vita Consacrata: è dedicata a tutte le persone – uomini e donne, laici o religiosi – che scelgono una forma di vita di consacrazione speciale a Dio, nella professione dei voti di castità, povertà e obbedienza.
A Udine l’arcivescovo mons. Andrea Bruno Mazzocato presiederà una celebrazione eucaristica in Cattedrale, alle 16.30. Alla celebrazione sono invitati in modo particolare tutti i religiosi e le religiose che vivono e operano nel territorio diocesano di Udine.
La presenza di vita consacrata nell’Arcidiocesi di Udine
Sono tre le comunità monastiche, tutte femminili, presenti nel territorio diocesano: si tratta delle monache clarisse di Attimis e di Moggio Udinese e delle monache carmelitane di Montegnacco (Cassacco).
Ben ventidue sono gli istituti religiosi femminili di vita attiva, i quali possono contare in tutto quarantuno case religiose: tra questi istituti, alcuni provengono da fuori Italia (in particolare da: Brasile, Burundi, Messico, India, Kenya), mentre altri incarnano carismi di origine friulana (pensiamo alle suore della Provvidenza, alle suore Rosarie o alle Francescane missionarie del Sacro Cuore).
A questi istituti religiosi si aggiungono otto istituti secolari, a loro volta femminili.
Il mondo religioso maschile, invece, conta otto ordini e congregazioni, per un totale di dodici case religiose. Molto attivi in città a Udine – si pensi alla presenza nel capoluogo di padri salesiani, saveriani, stimmatini e vincenziani – da pochi giorni i religiosi possono contare sulla nuova comunità dell’Opera dello Spirito Santo, aperta a Ribis di Reana.
Al mondo religioso maschile sono affidati i santuari della B.V. delle Grazie in Udine (retto dai Servi di Maria), della Madonna Missionari a Tricesimo (con i padri stimmatini) e i santuari francescani di Sant’Antonio a Gemona e di Castelmonte, retti rispettivamente dai frati minori e dai cappuccini. Numerose Parrocchie del territorio diocesano sono affidate alla cura e all’amministrazione di religiosi: dal Bearzi e la Basilica delle Grazie, entrambi a Udine, fino a Prepotto e Buttrio (con l’intera Collaborazione pastorale).
I giubilei di vita consacrata femminile nel 2023
Suore Rosarie (della B.M. Vergine Regina del Rosario)
- 80° Suor Paolina Puggina
- 60° Suor Maddalena Battel
- 60° Suor Lodovica Picini
Suore Gianelline (Figlie di Nostra Signora dell’Orto)
- 60° Suor Immacolata De Pasquale
Suore della Carità (di Maria Bambina)
- 60° Suor Enrica Fraccaro
Suore Francescane Missionarie del Sacro Cuore
- 60° Suor Annapaola Scaini
- 60° Suor Michelina Montanari
- 60° Suor Federica Secco
- 60° Suor Adelangela Leonarduzzi
Suore della Provvidenza (di San Luigi Scrosoppi)
- 50° Suor Miranda Bettin
- 40° Suor Maria Antonietta Dattero
- 25° Suor Elisabeta Butnaru
I giubilei di vita consacrata maschile nel 2023
Ordine dei frati Servi di Maria
- 50° padre Carlo Serpelloni
Sacerdoti o religiosi?
Riguardo al mondo religioso maschile, molti religiosi sono anche sacerdoti. Tuttavia le due figure non vanno confuse: mentre il sacerdozio si riceve con il secondo grado del Sacramento dell’Ordine sacro (dopo il diaconato), la professione religiosa non è un Sacramento e avviene emettendo pubblicamente i tre voti evangelici (povertà, castità e obbedienza), ai quali se ne possono eventualmente aggiungere degli altri. Il sacerdote, dal canto suo, non emette alcun voto, ma nel momento dell’ordinazione riceve l’unzione sacramentale e compie delle promesse davanti al Vescovo.
La vocazione religiosa è, quindi, il carisma di vivere una piena e perfetta imitazione di Cristo nella povertà, nella castità e nell’obbedienza. In questo modo la professione religiosa apre le porte a un’identificazione nella persona di Cristo, in virtù dell’assunzione libera di uno specifico impegno personale nel dono di sé a Dio.
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