L’Arcivescovo a Torino per la Sindone: «Tenete il volto di Gesù nel vostro cuore»

Un pellegrinaggio che ha visto partecipare circa 600 friulani, moltissimi dei quali di giovane età. Con i giovani, il cui pellegrinaggio è stato coordinato dall’Ufficio Diocesano di Pastorale Giovanile, l’Arcivescovo ha ricordato l’importanza di tenere nel cuore il volto della Sindone, il volto di Gesù. «Andate su internet, scaricate il volto della Sindone e conservatelo nel vostro cellulare. Questo sarà un piccolo segno, per ricordare una persona che avete anche nel cuore: Gesù risorto».
 
Il pellegrinaggio dei giovani ha vissuto tre tappe caratterizzate dall’accento sulla virtù della carità. In primis la visita al Sermig, l’arsenale della pace, dove la carità è diventata tangibile grazie all’opera pionieristica di un gruppo di giovani volontari, fin dagli anni ’60. Oggi il Sermig è una realtà di carità, di solidarietà, di idee, di pace. Oltre che di preghiera e di consacrazione. La seconda tappa, culmine dell’esperienza, è stata la contemplazione della Sacra Sindone. I pellegrini friulani, accompagnati anche in questo caso dall’Arcivescovo, hanno sostato e pregato davanti al telo sindonico, in un clima di forte profondità e commozione. L’ultima tappa del pellegrinaggio “giovane”, svoltasi assieme ai catechisti, è stata la visita all’oratorio salesiano di Valdocco, luogo in cui don Bosco visse e promosse i primi passi nella sua azione educativa verso le nuove generazioni.
 
Oltre all’esperienza della Sindone e alla visita a Valdocco, il gruppo dei catechisti, guidato da don Alessio Geretti, si è soffermato anche su altre realtà caritatevoli della città di Torino. In particolare, il gruppo dei catechisti ha visitato il celebre Cottolengo (fondato dall’omonimo santo torinese), luogo in cui migliaia di malati sono stati accuditi e curati con un amore. Di particolare bellezza anche la visita alla Basilica di Superga, situata appena fuori dal capoluogo piemontese.
 
Un’esperienza intensa per ciascuno dei partecipanti, un’esperienza ricca di significati legati alla carità pensata, vissuta e pregata. Un’esperienza che, per i più giovani, si rivela tappa fondamentale nel percorso diocesano di comunione, preghiera e la carità.
 
Per approfondire:
 
 

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