«Facciamo spazio a Gesù nell’alloggio del nostro cuore»

È il messaggio che l’Arcivescovo di Udine, mons. Andrea Bruno Mazzocato, ha voluto trasmettere ai tanti fedeli che hanno partecipato alla Messa natalizia di mezzanotte, nella Cattedrale di Udine.

L’Arcivescovo ha invitato tutti a riflettere sulla notazione dell’Evangelista Luca nella descrizione della natività, laddove afferma che “Per loro non c’era posto nell’alloggio”. Per questo motivo Maria dovette accontentarsi di un piccolo spazio nella zona riservata agli animali e usare come prima culla di Gesù la mangiatoia. Una notazione che richiama da vicino quella dell’evangelista Giovanni che all’inizio del suo vangelo scrive: “Venne fra la sua gente ma i suoi non lo hanno accolto”. Entrambe, ha sottolineato mons. Mazzocato, evidenziano come per incontrare Gesù sia necessario fargli spazio in quell’alloggio che è il nostro cuore. “Possiamo fare il gesto tradizionale di andare in chiesa per la S. Messa di Natale o visitare qualche mostra di presepi – ha aggiunto l’Arcivescovo – ma, se il cuore resta indifferente e distratto, il Signore resta un estraneo. Come successe con gli abitanti di Betlemme, non troverà posto nel nostro alloggio interiore”.

Ma come fare per accogliere Gesù nel proprio cuore. Mons. Mazzocato ha dato delle precise indicazioni. La prima è essere presenti in casa nostra, cioè nel nostro cuore: “Approfittiamo delle feste del Natale per rientrare in noi stessi, nell’alloggio interiore del nostro cuore. Forse ne abbiamo bisogno perché i ritmi di vita, le preoccupazioni, le tante distrazioni possono portarci a vivere realmente fuori di noi. Ma non si può vivere sempre così senza pagare conseguenze su noi stessi e farle pagare agli altri. L’uomo ha il bisogno di vitale di un po’ di silenzio esterno e di silenzio interiore per raccogliersi e sentirsi a casa, dentro il suo cuore; solo con se stesso”.

Per poter accogliere Gesù è poi necessario risvegliare “in noi un sentimento di preghiera, una preghiera semplice e sincera, come sanno fare gli umili, come hanno saputo fare i pastori”. E poi, per chi è preparato, “ricevere Gesù dentro di sé nella comunione con l’eucaristia”.

“Se riusciremo a far posto a Gesù in noi – ha concluso mons. Mazzocato – faremo una consolante esperienza. Il nostro cuore diventerà più ospitale e più buono, capace di dare accoglienza anche alle altre persone. Sono tante che, in questo tempo difficile, hanno bisogno non solo di aiuti materiali ma di un cuore amico che si fermi accanto a loro per ascoltarle, incoraggiarle, consigliarle, condividere la loro solitudine. Doneremo loro un piccolo raggio di gioia e la gioia tornerà anche in noi perché faremo esperienza che è vera la parola di Gesù: c’è più gioia nel donare che nel ricevere. Questa è la gioia che provarono i pastori i quali, dopo aver fatto posto a Gesù nel loro cuore, andavano incontro alle persone lodando Dio e diffondendo gioia”.

 
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