A Udine una conferenza per scoprire la riproduzione del Santo Sepolcro custodita ad Aquileia

Nell’ambito degli “Incontri in Biblioteca”, venerdì 19 maggio, alle 18, presso il Seminario Arcivescovile di Udine, nella Sala dirimpetto all’ingresso da via Ellero (c.d. Hall Scrosoppi), don Sandro Piussi, direttore dell’Ufficio Beni culturali della Diocesi, illustrerà il Santo Sepolcro di Aquileia. Si tratta di una tra le più antiche copie architettoniche che in Europa fin dalla tarda antichità s’ispirarono al Santo Sepolcro di Gerusalemme. 

L’Edicola circolare, singolare per forma, raffinata per i marmi e armoniosa nello stile e per le proporzioni, è situata presso l’ingresso della basilica di Aquileia. Fu certamente ideata e fatta edificare dal patriarca Poppone per la ristrutturata basilica, dedicata nel 1031, giubileo della Redenzione. Il Santo Sepolcro fu per la prima volta nominato nel 1077. Nel rifarsi a un modello, infatti, era tipico della mentalità medievale instaurare con esso un rapporto di dipendenza non tanto, o soltanto, in base all’esatta corrispondenza formale, quanto per consonanze simboliche inerenti al modello stesso.

 

Santo Sepolcro di Aquileia, domande da esplorare

La conferenza intende rispondere alle domande che il curioso visitatore non può non porsi di fronte a questo suggestivo monumento, sul perché della sua presenza nella basilica, sulle sue caratteristiche esterne ed interne. Fin dove, e in che cosa, è possibile riconoscere le affinità e le rispondenze della copia aquileiese con il modello di Gerusalemme?

E ancora, quale la storia a cui andò incontro il Santo Sepolcro di Gerusalemme? Quali le vicende che nei secoli trasformarono – anche radicalmente – l’architettura della basilica e dell’edicola, da quando nel 335 furono inaugurate dall’imperatore Costantino per arrivare alle trasformazioni apportatevi dai Crociati che riconquistarono Gerusalemme nel 1099? Cosa indusse la cristianità in Europa, come in Italia, ad edificare tante versioni del Sepolcro di Gesù, architetture piccole, medie e di grandi dimensioni? In che rapporto il Santo Sepolcro di Aquileia sta con i disegni e le descrizioni redatte dai pellegrini?

Del Santo Sepolcro di Aquileia sarà interessante, dunque, lumeggiare la genesi, cercare di stabilire il grado di affinità che lo connette all’originale. E, non da ultimo, nella conferenza, al fine di evocare il dramma sacro che si volgeva alla sua porta all’alba della domenica di Pasqua, si avrà modo di ascoltare, per concessione della ”Schola Aquileiensis”, l’esecuzione del canto “dialogato” tra l’Angelo annunciante e le donne al Sepolcro.

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