A Monfalcone il Giubileo dei lavoratori, c’è ancora tempo per iscirversi

Il mondo del lavoro del Friuli Venezia Giulia si prepara a vivere sabato 15 ottobre il Giubileo della misericordia con un significativo incontro promosso dai quattro Vescovi della regione, che avrà luogo alla sala mensa della Fincantieri di Monfalcone.

 

I friulani che desiderano partecipare dovranno raggiungere la Fincantieri con una corriera (in partenza alle ore 8 da piazza Primo Maggio a Udine – lato ufficio turistico –. Il rientro è previsto per le 13). A bordo del mezzo verranno distribuiti i Pass per l’accesso (per prenotazioni, tel. 348/3177101).

 

L’incontro sarà un’occasione privilegiata nel corso della quale riappropriarsi della dimensione del lavoro. «Lavoro e dignità», per la precisione, tema attorno al quale ruoteranno interventi e testimonianze, in particolare di mons. Giancarlo Bregantini, vescovo di Campobasso e coordinatore della Pastorale del lavoro, e dell’assessore regionale Loredana Panariti. Porteranno i loro saluti anche l’arcivescovo di Gorizia, Carlo Roberto Maria Redaelli, il sindaco di Monfalcone, Silvia Altran, del presidente della Regione, Debora Serracchiani, e di un rappresentante Fincantieri e dei lavoratori.

 

Il giubileo della misericordia, costituisce dunque un’occasione utile per riscoprire e valorizzare le potenzialità umane e spirituali che forse la crisi ha nascosto e emarginato, con l’obiettivo di dare il via a quel «fare insieme» che indica un modello insieme di vita, di lavoro, di costruzione del futuro. Ecco, allora, che il «Passare la porta» – espressione emblematica di ogni invito giubilare – indica agli uomini e alle donne di buona volontà l’invito a mettere da parte le poche certezze per abbracciare invece un cammino di riprogettazione del domani allo scopo di lasciare un mondo più umano; alle diverse componenti del lavoro e dell’imprenditoria, la soddisfazione di misurarsi con un futuro che esige creatività e coraggio di giocarsi in libertà le opportunità guardando piuttosto al domani che all’ieri così pesante; alle componenti della società di ripensare a quella politica come impegno personale e come modo di amare; a tutti di battersi per un nuovo ordine che non sia fondato sul mercato ma sul senso dell’umanità.

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