Mons. Mazzocato: «Prendersi cura del prossimo e della natura: nostra vocazione di figli di Dio»

In occasione della Giornata mondiale della Pace, l'Arcivescovo di Udine ha ricordato – riprendendo le parole di Papa Francesco – l'importanza e l'urgenza di promuovere la cultura della cura come percorso di pace per debellare la cultura dello scarto, dell'indifferenza e dello scontro. Qui il testo integrale dell'omelia

«Prendersi cura del prossimo e della natura non è, quindi, un di più a cui qualche animo generoso può dedicarsi, ma è la condizione per vivere e per vivere bene assieme. Questa è la nostra vocazione di figli di Dio ed è la condizione indispensabile per una pace vera e duratura in questo mondo». Così l’arcivescovo di Udine, mons. Andrea Bruno Mazzocato, in occasione della tradizionale Santa Messa celebrata il 1° gennaio a Udine, in Cattedrale, in occasione della Giornata mondiale della Pace, alla presenza delle autorità civili e militari. «La cultura della cura come percorso di pace» è il tema scelto da Papa Francesco per il suo tradizionale messaggio che potete leggere integralmente a questo link.

E proprio richiamando le parole del Santo Padre, l’Arcivescovo ha evidenziato come sia più che mai urgente «prendersi cura gli uni degli altri e del creato, per costruire una società fondata su rapporti di fratellanza». «Questo è il compito concreto – ha concluso il presule – che ci sta consegnando l’inedita e grave crisi sanitaria di cui ancora non riusciamo a misurare le conseguenze. Essa ci ripropone il compito che Dio aveva affidato fin dall’inizio all’uomo e che il Papa così riassume: “Promuovere la cultura della cura come percorso di pace. Cultura della cura per debellare la cultura dell’indifferenza, dello scarto e dello scontro, oggi spesso prevalente”».

Qui il testo integrale dell’omelia pronunciata da mons. Mazzocato

 

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