La Risurrezione ci toglie da peccato e indifferenza e ci trasforma in uomini capaci di amore

Con queste parole ieri sera in Cattedrale a Udine, l’Arcivescovo mons. Andrea Bruno Mazzocato, ha accolto Angela, Etleva, Gabin, Leodang, Lisa, Marianthi, Shaqir, Teùta e Zlata. Sono i nove catecumeni adulti che durante la Veglia Pasquale hanno fatto il loro ingresso ufficiale nella Chiesa udinese, ricevendo i sacramenti dell’iniziazione cristiana.

«La Risurrezione non è solo un ricordo – ha detto mons. Mazzocato –, ma è l’esperienza che Gesù ha vissuto per primo per poi trasmetterla a tutti noi uomini. Spesso il nostro cuore, la nostra coscienza, i nostri pensieri sono dentro ad una tomba. Quella del peccato e dell’indifferenza. Ma Gesù entra con la sua potenza e li trasforma riempendoli d’amore. Ed è proprio allora che comincia la Risurrezione. Quella che ci trasforma in uomini nuovi, capaci di amore. Capaci di dare un senso alla vita».


Lo stesso senso che i nove catecumi adulti hanno scelto di dare alla propria vita, ricevendo i sacramenti dell’Iniziazione cristiana in una gremita cattedrale di fedeli. La celebrazione, secondo la tradizione, si è aperta con la solenne liturgia della luce. Luce che l’Arcivescovo ha poi consegnato, entrando in Cattedrale, a ciascun fedele. Ha fatto seguito la liturgia della Parola con la descrizione delle grandi opere di Dio che rivelate dentro la storia diventano, alla luce della fede, storia di salvezza.


Quindi, subito dopo l’omelia, i battezzando con i padrini e le madrine, sono usciti dalla cattedrale e in processione hanno raggiunto il battistero. Dopo la benedizione del fonte battesimale da parte di mons. Mazzocato, i catecumeni, uno alla volta, sono entrati nell’acqua e hanno ricevuto il Battesimo «diventando nuove creature, rivestite di Cristo».

La celebrazione è proseguita con la consegna della veste bianca e l’invito «a portarla senza macchia fino all’incontro con Gesù Cristo, per avere la vita eterna». Quindi, sempre in processione, i nuovi battezzati hanno fatto rientro in Cattedrale per ricevere prima la Confermazione e, quindi, la Comunione, sacramento che è il culmine dell’iniziazione e il centro di tutta la vita cristiana.

 

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