Il programma della visita
Mons. Ghebregiorghis giunge in Friuli proprio nel cuore dell’ottobre missionario: venerdì 13 ottobre egli sarà ospite della Parrocchia di San Marco a Udine, che grazie alle offerte dei fedeli ha recentemente edificato una chiesa a Bazreche, nell’eparchia di Emdibir. Dopo la S. Messa delle 18.30, in un incontro pubblico mons. Musié parlerà della «Crisi umanitaria e politica in Etiopia, tra conflitti etnici e siccità», e «L’impegno della diocesi di Emdibir e cooperazione tra le Chiese» (ore 19.30). Seguirà una “cena etiope”.
Sabato 14 la visita proseguirà in Carnia con la celebrazione della Santa Messa alle 18 a Cercivento e alle 19 a Sutrio.
Domenica 15, infine, l’incontro con la comunità di San Daniele, nel cui duomo mons. Musié celebrerà Messa alle 18.30.
L’eparchia di Emdibir
L’eparchia (diocesi) di Emdibir si trova in Etiopia e comprende la zona di Guraghé nella regione SNPPR (Southern Nations, Nationalities and Peoples Region), e una parte del territorio di Woliso Goro, nella regione di Oromia. L’eparchia è stata eretta nel 2003 ed è suffraganea dell’arcieparchia di Addis Abeba, nella capitale.
Nel 2021 l’eparchia contava circa 27.000 battezzati su 4.221.000 abitanti (circa la metà della popolazione è di religione musulmana; la principale componente cristiana è di confessione ortodossa).
Sede eparchiale è la città di Emdibir, dove si trova la cattedrale di Sant’Antonio. Il presbiterio è composto da 32 sacerdoti.
Il territorio eparchiale si estende su 12.000 km² (circa il doppio della regione Friuli-Venezia Giulia) ed è suddiviso in 23 parrocchie.
I progetti già realizzati assieme all’Arcidiocesi di Udine
L’elenco delle opere a supporto della popolazione del territorio di Emdibir, relizzate anche grazie al supporto del Centro missionario di Udine, è molto lungo: una quarantina di scuole, due ospedali, decine di villaggi che hanno ottenuto l’acqua potabile grazie a 450 chilometri di tubature, una mensa per i poveri e progetti specifici dedicati ai giovani, agli anziani, alla promozione delle donne. Tutte iniziative di cui beneficia l’intera popolazione, senza distinzione di lingua, cultura o religione.
I prossimi progetti: scuola e sanità
I prossimi progetti riguardano soprattutto gli ambiti scuola e sanità. È in fase di studio una forma di sostegno a distanza specifica per le cure sanitarie, perché il governo etiope non è in grado di fornire un adeguato sostegno alle cliniche. Oggi l’Etiopia sta vivendo un momento di transizione, alla ricerca di una forma di governo stabile e di un’unità, in un paese storicamente diviso in 83 gruppi etnici. Il contributo della Chiesa è anche quello di cercare di mantenere l’equilibrio, evitare inutili tensioni, risolvere i problemi attraverso il dialogo e un’intesa comune.
Nella foto in alto: una recente visita di mons. Ghebregiorghis all’arcivescovo di Udine, mons. Mazzocato
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