Azione Cattolica: Alessandro Savorgnan è il nuovo presidente diocesano

45 anni, operaio, Savorgnan assume l’incarico con gioia. Tra gli obiettivi, potenziare l’ACR e la presenza nel mondo del lavoro. «L'AC? Una vera e propria esperienza di vita oltre che una preziosa opportunità di formazione».

Quarantacinque anni, operaio metalmeccanico alle Acciaierie Bertoli Safau, è Alessandro Savorgnan, di Pozzuolo del Friuli, il nuovo presidente dell’Azione cattolica diocesana. Il Consiglio diocesano si era già riunito in febbraio, ma il lockdown ha poi ritardato l’elezione, spiega la presidente uscente, Elena Sindaco, che ha guidato l’associazione per sei anni (due mandati successivi, non più prorogabili).

Nella terna di nomi consegnata nelle mani dell’Arcivescovo, come previsto da statuto, mons. Andrea Bruno Mazzocato ha dunque scelto di affidare l’incarico a Savorgnan. Lo scorso 5 settembre si è tenuta la prima riunione del nuovo Consiglio.

Savorgnan: «In AC un cammino nella società e nella Chiesa»

Associato di vecchia data, Savorgnan è entusiasta. «Ho iniziato a frequentare l’Ac a 17 anni in parrocchia – racconta –, e sono tesserato da ben 18 anni». «Una vera e propria esperienza di vita oltre che una preziosa opportunità di formazione – così descrive la sua appartenenza all’AC –: mi ha aperto tante porte, prima fra tutte quella dell’incontro e del dialogo con gli altri, in un cammino comune nella società e nella nostra Chiesa».

Passione per la Parola e motivazione nei confronti del prossimo hanno spinto il nuovo presidente a vincere le iniziali ritrosie e a non tirarsi indietro quando si è trattato di mettersi in gioco in prima persona. «Non amo espormi, ma ho interpretato questo incarico come un dono, una sfida nella quale intendo impegnarmi al massimo, in dialogo con gli altri associati e consapevole che avrò la possibilità di imparare molto ogni giorno».

«Nell’associazione c’è da “lavorare” – conferma la presidente uscente Elena Sindaco – ma la contropartita è grande. 150 anni di storia dell’Azione cattolica non sono qualcosa che può cadere nel vuoto!». Anche sul territorio diocesano l’esperienza dell’Ac, ripresa di recente con il determinante supporto dell’Arcivescovo, si è tradotta in un grande investimento sulla formazione degli adulti cattolici in un cammino di fede comune, con il risultato di un graduale coinvolgimento di più persone».

Gli ambiti d’azione sono quelli della vita di ogni giorno di ciascun laico, dunque i più vari, ricordano Savorgnan e Sindaco: dall’impegno verso l’ambiente, sulle tracce della Laudato si’, all’attenzione verso l’ambito socio politico, in sinergia con l’importante azione svolta sul territorio dalla Scuola diocesana di politica ed etica sociale (Spes). C’è poi il mondo del lavoro, oggi così in difficoltà, e nel quale, da operaio, il neopresidente si prepara ad offrire il proprio contributo specifico. Ancora, la famiglia e i giovani. «A tal proposito, un germoglio bello di questi ultimi tempi – ricorda Elena Sindaco – è stato la nascita di un piccolo gruppo dell’Azione cattolica ragazzi, a Basiliano, grazie alla motivazione di un gruppo di mamme e con il supporto del parroco, mons. Dino Bressan, e della responsabile Acr, Cristina Pivetta». «Una proposta che vorremmo approfondire e far crescere anche in altre realtà», rilancia Savorgnan.

Segui l'Arcidiocesi di Udine sui social

Facebooktwitterrssyoutube

Vuoi condividere questo articolo?

Facebooktwittermail