Alle origini della Chiesa di Aquileia nei racconti dei martiri che la fondarono

Sarà presentato lunedì 9 giugno, alle ore 18.00, nella sala Paolino d’Aquileia, in via Treppo 5/B a Udine, il secondo volume  del libro «Le Passioni dei martiri aquileiesi e istriani», curato da Emanuela Colombi, ricercatrice di Storia del cristianesimo nell’ Ateneo di Udine, assieme ad un gruppo di studiosi di varie università italiane.  Pubblicato dall’Istituto Pio Paschini (con il contributo della Regione Friuli-Venezia Giulia e della Fondazione Crup) nella collana Fonti per la Storia della Chiesa in Friuli- Serie Medievale, diretta da Cesare Scalon, l’opera esce sotto l’egida dell’Istituto storico italiano per il Medioevo. A presentare l’opera saranno Paolo Chiesa (Università di Milano), Giuseppe Cuscito (Università di Trieste).

 

 «Il volume – spiega Cesare Scalon presidente dell’Istituto Pio Paschini – costituisce il completamento della raccolta di edizioni critiche delle «Passiones» medievali dei santi di culto e/o origine in area aquileiese e istriana, con incursioni in Pannonia e Dalmazia per agiografie che manifestassero uno stretto legame con le terre del Patriarcato. Al primo volume della raccolta, pubblicato nel 2008, fa ora seguito il secondo, che si presenta ancor più corposo sia per il numero maggiore di testi editi, sia per la complessità delle indagini storiche e filologiche richieste in particolare da alcuni di questi, soprattutto i più antichi (come quelli dedicati ai fratelli Canziani e a Giusto di Trieste); una speciale attenzione, con un capitolo dedicato, è stata riservata all’agiografia dalmata, che per la prima volta interagiva con l’ambito di indagine che il gruppo di ricerca si era proposto».

 

Da parte sua la curatrice dell’opera, Emanuela Colombi, sottolinea che dallo studio delle Passioni emerge «il quadro di un’Aquileia che è luogo di scambio privilegiato tra Oriente e Occidente, questo in un periodo in cui negli altri territori dell’Occidente non c’è più alcuna permeabilità con l’Oriente».

 

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