A Tolmezzo un convegno per inaugurare «ManDi Cûr» l’emporio amico della Caritas

«In montagna si può» (qui il depliant) è il titolo del convegno che accompagnerà – sabato 16 settembre a Tolmezzo – l’inaugurazione dell’emporio amico «ManDi Cûr». Appuntamento dunque alle ore 14.45 nella Sala Conferenze dell’UTI, in via Carnia Libera, per accendere i riflettori sui temi dell’economia solidale. A seguire, alle 18.30, l’inaugurazione ufficiale (al 1° piano dello stabile di via della Cooperativa n° 4).

 

Dopo il saluto del Sindaco di Tolmezzo e presidente dell’Uti della Carnia, Francesco Brollo, Giuseppe Rizzardo, del Forum dell’Economia solidale, delineerà il contesto regionale e la nuova legge sull’Economia solidale, mentre Gaia Pecile, educatrice delegata al Forum Attivo del Volontariato dai Servizi sociali, illustrerà il lavoro di rete e mappatura delle associazioni operanti nel campo delle povertà.

 

Voce poi alle realtà già operanti sul territorio, saranno infatti raccontate le esperienze di Maistrassà, il centro del riuso voluto da Legambiente pedemontana gemonese, della Bottega del Mondo e dell’Emporio Amico «Di Man in Man» di Gemona. Testimonianze anche da parte del Cevi, Centro di Volontariato Internazionale, e di Econoise, associazione di volontariato giovanile. Interverranno, infine, l’educatrice Arianna Damiani sugli  aspetti pedagogico-educativi delle azioni di solidarietà e i referenti del Centro Caritas dell’Arcidiocesi di Udine sul tema «Accoglienza, inclusione, solidarietà, tutela del Creato».

 

Dopo il convegno, l’inaugurazione ufficiale dell’emporio cui seguirà un momento conviviale e multietnico realizzato dai partecipanti ai progetti di integrazione realizzati dal Centro Caritas.

 

«Mandi Cûr» » è parte del Centro Caritas dell’Arcidiocesi di Udine,  frutto di un percorso proposto dal Forum Attivo del Volontariato di Tolmezzo che ha coinvolto tutte le realtà istituzionali, associative ed informali, che in Carnia operano nell’ambito dell’accompagnamento e accoglienza delle persone in situazioni di “povertà” materiale, culturale e relazionale . Si tratta di una realtà che è inoltre supportata dal Comune di Tolmezzo e che collabora con i Servizi Sociali dei Comuni, con il Coordinamento Socio Sanitario, con il Centro di Salute Mentale dell’AAS3. «Qui – spiegano le referente Elisa Barazzutti e Michela Mizzaro chi arriva può trovare abiti e altri oggetti per la casa, usati, ma in buono stato, in cambio di una piccola offerta simbolica. L’emporio vuole però essere soprattutto un luogo di accoglienza, solidarietà, inclusione e diventare promotore di stili di vita più sostenibili in cui tutti possiamo sentirci sorretti da una rete di relazioni, umane e istituzionali, che permetta a ciascuno di essere accolto, valorizzato, supportato se necessario. C’è poi l’intento educativo: attraverso il riuso delle cose, infatti, si vuole proporre alle persone di non sprecare, di rispettare oggetti, persone e il loro lavoro, si sollecita a valorizzare la creatività di ciascuno, dando a tutti (persone e oggetti) un’altra possibilità».

Segui l'Arcidiocesi di Udine sui social

Facebooktwitterrssyoutube

Vuoi condividere questo articolo?

Facebooktwittermail