Mortegliano festeggia i Santi Patroni Pietro e Paolo e il 60° di sacerdozio del parroco, mons. Giuseppe Faidutti

lunedì 4 Luglio

Sono giorni di festa doppia per la comunità di Mortegliano e per tutta la Collaborazione pastorale. Si partirà mercoledì 29 giugno alle 20.30 con la celebrazione eucaristica della Solennità dei Santi Pietro e Paolo, titolari del Duomo e contitolari della parrocchia. In questa occasione si festeggeranno anche i sessanta anni di ordinazione sacerdotale di mons. Giuseppe Faidutti, gli ultimi 26 dei quali trascorsi al servizio della comunità di Mortegliano.

Si terminerà domenica  3 luglio con il 13° Palio dei Turchi, evento che ricorda la battaglia contro le milizie dei Mori avvenuta in paese il 4 e il 5 ottobre del 1499.

 

L’augurio a mons. Faidutti

A officiare le celebrazioni sacre sarà proprio mons. Faidutti, partecipe dei festeggiamenti anche per l’importante anniversario. «Il 29 giugno è una data dal sapore esistenziale per me – confida il sacerdote –. Proprio quel giorno sono stato ordinato nel 1962 e sempre il 29 giugno, nel 1996, sono stato accolto come parroco dalla comunità di Mortegliano. Vivo oggi con trepidazione questo traguardo, rendendo grazie al Signore che mi ha dato salute e possibilità di vivere esperienze diverse, in particolare nell’insegnamento a scuola, dove ho potuto imparare il valore pedagogico della predicazione». Mons. Faidutti ha cominciato il suo ministero come cappellano nella Parrocchia del Carmine di Udine, per proseguire poi, negli anni del
terremoto, a Chiacis di Verzegnis. È quindi divenuto parroco di Sclaunicco, a cui si sono aggiunte negli anni le comunità di Santa Maria di Sclaunicco e Galleriano, fino al 1996 quando ha accolto l’invito dell’Arcivescovo Alfredo Battisti di guidare la comunità di Mortegliano. «È una grande gioia poter celebrare la vita di una persona che da sessanta anni compie questo servizio sottolinea Anna Signor, direttrice del Consiglio pastorale della Cp . Don Giuseppe è sempre stato molto partecipe nei momenti importanti della comunità e nella cura della liturgia. È un sacerdote capace di attualizzare la Parola, aiutando a sviluppare i talenti dei fedeli con atteggiamento tenero e affettuoso».

 

Tratto da «La Vita Cattolica» del 29 giugno 2022

04/07/2022 (tutto il giorno)
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