Codroipo, straordinaria ostensione del Cristo nero e indulgenza plenaria

domenica 14 Febbraio

Il Giubileo «non può essere vissuto solo come un percorso devozionale, richiede una conversione e gesti concreti di carità». Mons. Ivan Bettuzzi definisce così lo spirito con cui la forania di Codroipo si prepara alla straordinaria Ostensione del «Cristo nero», dal 10 al 14 febbraio prossimi, appuntamento che, grazie ad uno speciale permesso ottenuto dalla Santa Sede, per cinque giorni farà del duomo cittadino chiesa giubilare, dove poter ottenere l’indulgenza plenaria.
 
 
«Come indicato dal Papa – ricorda il parroco e vicario foraniale – è bene che ogni fedele accompagni il proprio cammino spirituale con un gesto concreto di carità». Quale segno giubilare, la Forania si impegna nella realizzazione di una o più borse lavoro a sostegno di quelle famiglie che si sono trovate a vivere il dramma della disoccupazione. Ecco dunque la misericordia che si fa risposta. Nei prossimi giorni sarà possibile lasciare in duomo la propria offerta, che, grazie alla collaborazione con la Caritas, contribuirà a costituire dei voucher per assicurare un lavoro, per un determinato periodo, a famiglie che lo hanno perso. «Non a caso come logo per il Giubileo è stato scelto il Buon Samaritano – osserva mons. Bettuzzi -: la misericordia è pienamente celebrata solo quando l’atteggiamento interiore diventa gesto esteriore».
 
È un programma articolato quello predisposto per il Giubileo foraniale di Codroipo, con momenti di preghiera, penitenza, riflessione e, appunto, spazio alla carità. «Vogliamo sdoganare l’idea che il Giubileo sia una questione di singoli – sottolinea mons. Bettuzzi -. È un cammino ecclesiale e l’aver coinvolto tutte le realtà del territorio ha questo obiettivo: sentirsi una Chiesa che cammina, nel segno della misericordia».
 
Ad aprire le celebrazioni sarà, mercoledì 10 febbraio, alle ore 10, la S. Messa solenne presieduta dall’Arcivescovo mons. Andrea Bruno Mazzocato, con l’Ostensione della Croce e il rito dell’imposizione delle ceneri. Giovedì 11, alle 20.30, in duomo, l’incontro con Simona Atzori, ballerina senza braccia, e Maximilian Sontacchi, motociclista paraplegico, due testimoni che hanno trovato le ragioni della speranza oltre la loro sofferenza. Venerdì 12, alle 20, in duomo, celebrazione foraniale della penitenza presieduta dal vescovo emerito di Pordenone, mons. Ovidio Poletto. Sabato 13 tutte le parrocchie si riuniranno per la Santa Messa solenne presieduta dal vescovo di Adria Rovigo, mons. Lucio Soravito, alle 10, e la sera (ore 20.30, sempre in duomo), per ascoltare la testimonianza del cardinale Vinko Puljic, vescovo di Sarajevo durante la guerra in Bosnia, e concerto della «Via Crucis» di List. Domenica 14, infine, la S. Messa presieduta dal card. Puljic, alle 10, e la processione fino alla Casa di riposo con l’immagine del «Cristo nero».
 
«Nei seicento anni della sua storia in tanti si sono raccolti davanti all’immagine del “Cristo nero” – ricorda mons. Bettuzzi -. Migliaia di sguardi su quel volto hanno cercato conforto, coraggio, risposte e ottenuto speranza». Da qui l’idea di scegliere questo simbolo come icona del Giubileo foraniale, chiedendo un’ostensione straordinaria (l’ultima “regolare”, risale al 2009)». «La meta da raggiungere – conclude il foraneo – è quella che il Papa stesso ha indicato: “In questo Giubileo lasciamoci sorprendere da Dio. Lui non si stanca mai di spalancare la porta del suo cuore (…)”».
 
Articolo tratto dal settimanale diocesano «la Vita cattolica» a firma di Valentina Zanella.
14/02/2016 15:25
14/02/2016 15:25
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