A Qualso una mostra su Etty Hillesum, la giovane scrittrice ebrea assassinata ad Auschwitz

domenica 29 Gennaio

La breve vita della giovane Esther (Etty) Hillesum – nata a Middelburg in Olanda il 15 gennaio del 1914 e morta nel 1943 ad Auschwitz – è ripercorsa nella mostra dal titolo «Il cielo vive dentro di me. Etty Hillesum», che sarà esposta da sabato 21 a domenica 29 gennaio nelle sale parrocchiali di Qualso, in via Valente, 14, per iniziativa delle parrocchie del Rojale, con il patrocinio di Credi Friuli Credito Cooperativo Friuli e del Comune di Reana, la collaborazione del Centro culturale Il Faro, dell’Associazione Amici del Presepio di Qualso, del Gruppo Ana del Rojale e della Banda musicale di Reana.

La mostra, che cade a cavallo del 27 gennaio, Giornata della memoria per le vittime della Shoah, sarà aperta, ad ingresso libero, nei giorni festivi dalle 10 alle 22, mentre nei feriali si potrà visitare dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 22. Le visite guidate sono prenotabili telefonando allo 0432/857017 dal martedì al sabato, dalle 10 alle 12.

 

«Disseppellire Dio»: chi era Etty Hillesum

«Desidero diseppellire Dio in tutte le persone che incontro». Sono le parole di Etty Hillesum, la giovane donna olandese di origine ebrea morta nel 1943 nel campo di concentramento di Auschwitz, dopo che nel 1942, pur potendo salvarsi, non aveva voluto sottrarsi al destino del suo popolo, presentando domanda per essere internata nel campo olandese di transito di Westerbork. Proprio da quel campo, dove lei si curava delle giovani compagne di prigionia, partivano i treni piombati che portavano i deportati ebrei nell’Est Europa, in Polonia, ad Auschwitz.

Perciò, Etty era consapevole del destino al quale andava incontro, ma l’accettò nonostante che il fratello Jacop le avesse trovato il modo per sottrarsi alla deportazione e alla morte certa.

 

Il 21 gennaio la presentazione della mostra

La mostra multimediale – che si avvale di fotografie in bianco e nero di Hillesum, di brani tratti dal suo bellissimo diario di prigionia, nonché del video di otto minuti realizzato dal Meeting di Rimini nel 2019, curato da Capodoglio Studio con l’interpretazione di Lorena Ranieri nel ruolo di Etty – sarà presentata il 21 gennaio alle 17, nella chiesa di Qualso, con gli interventi dell’insegnante e scrittore Gianni Mereghetti, tra i curatori dell’esposizione, e dell’infermiera Elisabetta Gubellini, moderati da don Agostino Sogaro, titolare delle otto parrocchie del Rojale. Alla presentazione interverrà la Banda musicale di Reana del Rojale.

Etty Hillesum aveva imparato a ritrovare Dio in se stessa dall’amico Julius Spier e, come risulta dal suo diario, pur nell’inferno dei campi di concentramento ha continuato a diseppellirlo in tutte le persone che incontrava, compresi i suoi carcerieri nazisti. Dopo il successo ottenuto a marzo 2019 con la mostra «C’è qualcuno che ascolta il mio grido? Giobbe e l’enigma della sofferenza», le parrocchie del Rojale avevano organizzato per gennaio 2020 l’esposizione di questa seconda mostra del Meeting di Rimini, ma la pandemia di coronavirus aveva mandato tutto all’aria.

29/01/2023 (tutto il giorno)
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