Mons. Mazzocato: «Piega le nostre ginocchia per prendere tra le mani i piedi di chi soffre»

Una Via Crucis che, come da tradizione si è svolta nelle vie del centro città – dalla Cattedrale a piazza San Giacomo -, la sera di venerdì 3 aprile. Ancora una volta l’Arcivescovo ha invitato con forza i fedeli a confessare il «peccato dell’indifferenza» che è «come una crosta refrattaria  che non si lascia toccare dalle sofferenze dei fratelli». 

«Piega le nostre ginocchia come hai piegato le tue – ha dunque chiesto mons. Mazzocato – perché sappiamo fermarci, abbassarci e prendere tra le mani con rispetto e pazienza  i piedi di tanti fratelli sporchi di polvere per la tanta strada fatta,  o piagati a causa di debolezze e difetti,  o incrostati di ansie e paure per il futuro;  i piedi piccoli di bambini non rispettati  o raggrinziti di anziani che trascinano gli ultimi passi su questa terra». 

E proprio l’attenzione verso il prossimo, verso i fratelli più fragili è stata al centro delle riflessioni – curate da alcune Parrocchie cittadine – delle sei stazioni della Via Crucis, legate l’una all’altra dal filo rosso della carità, tema dell’anno pastorale che la Chiesa udinese sta vivendo. Non è dunque mancata un’invocazione per «tutti i perseguitati del mondo» come anche il pensiero ai tanti migranti, invitando a guardare ad «ogni fratello e sorella immigrato da accogliere» come ad «un’occasione per costruire una società più giusta». Un richiamo inoltre anche alla politica che deve «seguire la via dell’onestà, della rettitudine e della Carità», qualità che però anche ognuno di noi deve esigere da sé stesso, nel quotidiano. Spazio anche all’«economia della Carità», con uno sguardo ai poveri e con una richiesta di giustizia, ma soprattutto con la preghiera che il Signore doni ad ognuno «la grazia di compiere le opere di carità corporale» e la «spontaneità del reciproco prodigarsi per il bene comune».

A prestare servizio alla Via Crucis i giovani degli Scout d’Europa che con le loro fiaccole accese hanno illuminato ed accompagnato la preghiera ed il cammino dei fedeli. Accanto a loro i canti della Cappella musicale.

 

Segui l'Arcidiocesi di Udine sui social

Facebooktwitterrssyoutube

Vuoi condividere questo articolo?

Facebooktwittermail