L’Arcivescovo al carcere di Tolmezzo: «La Pasqua sia per i nostri cuori il passaggio dalla morte alla vita»

Un appuntamento di preghiera comune tra l’Arcivescovo e i detenuti, che si rinnova ogni anno, sia in occasione delle festività pasquali che di quelle natalizie, nella giornata di Santo Stefano.

«Siamo qui insieme a chiedere la benedizione pasquale – ha detto mons. Mazzocato in apertura di celebrazione, dopo il benvenuto del cappellano del carcere, don Boguslaw (Bogus) Kadela che ha concelebrato la Messa con l’Arcivescovo, con il vicario foraneo di Tolmezzo, mons. Angelo Zanello, e con i diaconi Corrado Colutta e Diego Mansutti – sentendo che prima di tutto Lui ci accoglie e guarda anche dentro alla nostra coscienza».

«A volte quello che abbiamo dentro – ha proseguito mons. Mazzocato – lo vediamo in maniera confusa; a volte abbiamo il sepolcro dentro di noi, ma il Signore attraverso la Risurrezione ci dà nuova vita, ci insegna ad amare e ad essere solidali con il prossimo».

L’Arcivescovo ha, quindi, invitato i detenuti di quello che da qualche tempo è diventato carcere di massima sicurezza, a pregare «per le persone care che sono unite a noi dal Santo Battesimo», oltre che per tutti i martiri cristiani, ricordando l’ultima strage di qualche giorno fa costata la vita ad oltre 140 giovani studenti in Kenya.

Durante la liturgia, uno dei detenuti ha letto una preghiera – «Un pensiero per Gesù» – da lui composta in occasione della Pasqua e della visita dell’Arcivescovo. «Tu, che sei misterioso miracolo, sei venuto dall’immenso universo in questa valle di lacrime, infondendo luce e amore ai nostri cuori ormai oscurati e senza speranza, accompagnaci per mano e guida la nostra vita».  Quindi, l’esortazione ad essere ispirati sempre dagli insegnamenti di vita del Signore: «Descrivici – ha proseguito il giovane detenuto – con il tuo amore ciò che sbagliamo, disegnaci nel cielo le leggi della divina volontà, così tutti noi capiremo che sei reale. Insegnaci la vera fratellanza e come ci si ama l’un l’altro».

Prima della Santa Messa – animata dal coro della Parrocchia di Majano e chiusa con l’emozionante canto dell’Ave Maria di Schubert da parte di un detenuto –, mons. Mazzocato, insieme a mons. Zanello e a don Bogus, accompagnati da Antonio Ciccone, vice ispettore di Polizia penitenziaria, hanno fatto visita ai detenuti della sezione speciale del 41 bis (detto carcere duro). L’Arcivescovo, come avviene ormai durante ogni sua visita alla Casa circondariale di Tolmezzo, si è intrattenuto per qualche minuto in preghiera e in dialogo con ciascun detenuto.

 
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