L’Arcivescovo ai giovani: «La vita cambia se ci facciamo trovare dall’amore di Gesù»

«Ho incontrato tante persone che avevano fatto degli errori e dei peccati gravi. Per mesi e per anni avevano seguito la strada sbagliata nella loro vita e si erano perse col rischio di rovinarsi per sempre. Ad un certo punto Gesù le ha raggiunte in modi diversi e ha fatto sentire in loro il desiderio di cambiare vita, hanno sentito nel cuore il calore dell’amore e del perdono. Le ho viste piangere mentre si confessavano perché, con tutti i loro sbagli, si sentivano accolte da Gesù e rinasceva in loro la speranza di poter cambiare la loro vita»: questa la testimonianza che l’Arcivescovo di Udine, mons. Andrea Bruno Mazzocato ha voluto lasciare venerdì 12 febbraio alle numerose centinaia di giovani riuniti in Cattedrale a Udine per la veglia di preghiera di inizio Quaresima. Inserito nell’itinerario «Bota fé – Metti fede», in preparazione alla Giornata mondiale della Gioventù di Cracovia, l’appuntamento si è sviluppato, in questo Anno Santo della Misericordia, attorno al tema «Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia». Al centro della riflessione il brano il Vangelo di Luca 15, 1-10, della «pecorella smarrita» e della «moneta perduta», oggetti di ricerca da parte del pastore e della donna della parabola.



«Anche noi questa sera siamo qui in cattedrale per lasciarci trovare da Gesù — ha proseguito l’Arcivescovo —. Egli viene in cerca di ognuno di noi anche se in questo ultimo tempo ci siamo persi in mezzo a sbagli e a peccati. Anche se, per caso, ci vergogniamo di come ci siamo comportati e dei sentimenti e dei desideri poco buoni che abbiamo avuto nel cuore. In questo momento, Gesù vede il nostro cuore e non resta deluso di noi e non ci rifiuta; magari siamo noi che ci rifiutiamo. Ci prende sulle spalle per riportarci a casa, con lui, sulla strada giusta; ed essere contenti perché egli è contento di noi se ci lasciamo trovare da lui».

Una riflessione concretizzata nel successivo momento della confessione, in cui i giovani partecipanti hanno avuto la possibilità di ritornare all’amore di Dio dopo l’allontanamento del peccato. Oltre all’Arcivescovo, numerosi i sacerdoti disponibili per le confessioni individuali. Al termine è stato proposto ai giovani un impegno particolare, per costituire un «tesoro di Misericordia».

Articolo tratto dal sito internet del settimanale diocesano «La Vita Cattolica».

Qui il testo integrale dell’omelia.

 

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