Istituto «Pio Paschini»: si presenta il nuovo volume «Gli obituari delle confraternite udinesi dei fabbri e degli alemanni»

Sarà presentato lunedì 30 maggio alle 18 – nella suggestiva cornice del Museo del Duomo di Udine – l’ultimo lavoro promosso dall’Istituto Pio Paschini per la Storia della Chiesa in Friuli. Si tratta del corposo volume – a cura di Laura Pani e Vittoria Masutti – «Gli obituari delle confraternite udinesi dei fabbri e degli alemanni» che va a integrare la serie di «Fonti per la storia della Chiesa in Friuli» edita dall’Istituto storico italiano per il Medioevo. Il libro è stato pubblicato con il contributo della Fondazione Crup.

 

Gli «obituari» sono i libri in cui una comunità religiosa o un sodalizio laico registrano i nomi e i lasciti dei propri defunti. «In questo caso – spiega il presidente dell’Istituto Pio Paschini, Cesare Scalon – il libro racchiude le edizioni degli obituari di due confraternite udinesi bassomedievali: quella dei fabbri e quella degli alemanni, che rappresentano, ognuno a modo suo, la storia e la compagine sociale dei sodalizi che li allestirono e vi annotarono, appunto, i nomi dei propri defunti».

 

Fondata all’inizio del Trecento nel nome di san Nicolò e con intenti prettamente caritativi e assistenziali, la fraterna dei fabbri si dotò di un obituario già alla metà del secolo, utilizzandolo in un arco di tempo esteso fino ai primi decenni del Cinquecento. Della seconda metà del Quattrocento, e con più rade annotazioni riferibili a meno di un cinquantennio, è invece l’obituario della fraterna, di carattere etnico, degli alemanni.

 

«Per capire quale sia l’importanza storico-culturale di questi libri – continua Scalon – basti pensare che proprio i lasciti del sodalizio udinese dei Fabbri sono all’origine del più straordinario ciclo di affreschi medievali ad opera di Vitale da Bologna conservato a Udine nella cappella di San Nicolò del Duomo».

 

Le edizioni dei due documenti sono precedute da altrettanti studi introduttivi che, in consonanza con gli interessi e le competenze delle due autrici (Laura Pani per i fabbri e Vittoria Masutti per gli alemanni) si soffermano rispettivamente sugli aspetti paleografici del primo manoscritto, e dunque sulla cultura grafica di coloro i quali in quasi due secoli vi registrarono obiti e lasciti, e su presenza e ruolo dei cittadini stranieri nel tessuto storico e sociale della Udine tre e quattrocentesca. 

Il volume sarà presentato da Elisabetta Scarton, docente di storia medioevale all’Università di Udine.

L’evento apre l’ottava edizione di «Incontri di musica arte e storia» organizzati dalla parrocchia di Santa Maria Annunziata in preparazione della festività dei Santi patroni Ermagora e Fortunato e curati da Maria Beatrice Bertone, conservatrice del Museo.

La Conservatrice, alla fine dell’incontro, accompagnerà i presenti nella visita alla Cappella trecentesca di San Nicolò.

Segui l'Arcidiocesi di Udine sui social

Facebooktwitterrssyoutube

Vuoi condividere questo articolo?

Facebooktwittermail