Il messaggio dell’arcivescovo di Udine, mons. Andrea Bruno Mazzocato, per l’Avvento 2022

Il testo integrale del messaggio per l'Avvento 2022 che l'arcivescovo di Udine, mons. Andrea Bruno Mazzocato, rivolge alla Chiesa udinese. Il messaggio è disponibile a breve anche nei formati audio e video.

Cari fratelli e sorelle,

nella Santa Messa della prima domenica di Avvento la Chiesa propone alla nostra meditazione questo messaggio del profeta Isaia: «Da Sion uscirà la legge e da Gerusalemme la parola del Signore. Egli sarà giudice fra le genti e arbitro fra molti popoli. Spezzeranno le loro spade e ne faranno aratri, delle loro lance faranno falci; una nazione non alzerà più la spada contro un’altra nazione, non impareranno più l’arte della guerra. Casa di Giacobbe, venite, camminiamo nella luce del Signore».

Isaia era costretto a vedere in azione spade e lance e uomini che si addestravano alla guerra perché Gerusalemme, dove viveva, era spesso attaccata da nemici. In questa situazione di violenze e lutti, egli tuttavia ha una visione piena di speranza, e così annuncia al popolo che Dio, attraverso il suo Messia, dal Monte Sion e da Gerusalemme avrebbe diffuso una nuova legge per convincere gli uomini a trasformare le armi in strumenti di pace, che sarebbero risultati utili a coltivare la terra per il benessere di tutti.

Dopo tanti secoli, ci ritroviamo ancora davanti a nazioni che alzano armi – ahimè, ancora più micidiali – contro altre nazioni, con uomini addestrati alla guerra.

Il tempo dell’Avvento, che abbiamo iniziato, ci invita, però, a non lasciarci avvolgere da un diffuso clima di pessimismo e di rassegnazione, considerato che le parole di speranza scritte da Isaia si sono realizzate. L’Inviato di Dio che il profeta annunciava è realmente venuto in mezzo a noi. È Gesù, l’Emmanuele (il “Dio con noi”), nato dalla Vergine Maria. Da Betlemme dove è nato e da Gerusalemme dove è morto in croce ed è risorto, Egli ha rivelato una legge nuova che gli uomini avevano dimenticato: la legge dell’amore. Questa è l’unica legge che può illuminare le menti offuscate da interessi egoistici e purificare i cuori induriti in smanie di potere e di possesso.

Può risvegliare in noi la coscienza che, come non si stanca di ripetere Papa Francesco, le armi e la violenza non risolvono alcun problema e sono solo e sempre male. Solamente l’amore che Gesù ha vissuto e insegnato può convincere a non investire capitali nell’industria e nel commercio delle armi per destinarli in attività che possono assicurare una vita dignitosa a tutti, iniziando dai più poveri.

Alla vittoria della legge nuova dell’amore su quella diabolica dell’odio, del possesso e del potere ognuno di noi può e deve contribuire. Forse possiamo avere l’impressione di riuscire a fare poco, eppure tante piccole fiammelle messe assieme creano un incendio, l’incendio dell’amore.

Vi invito perciò, cari fratelli e sorelle, a valorizzare questo tempo di Avvento per accogliere Gesù e la sua legge dell’amore; per imparare non l’arte della violenza e della guerra ma quella della solidarietà, della compassione e del perdono. A cominciare dalle nostre relazioni interpersonali.

Accompagniamo verso Gesù anche i nostri bambini e i nostri ragazzi, appassionandoli ai simboli tradizionali dell’Avvento e del Natale. Crescano con il gusto di trasformare «le spade in aratri e le lance in falci». Come ci invita Isaia «camminiamo tutti nella luce del Signore».

+ Andrea Bruno Mazzocato
Arcivescovo di Udine

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