Il sussidio, proposto dall’Ufficio liturgico diocesano, offre sia alcune indicazioni celebrative, sia alcune proposte per tre soste nella processione, guidate ciascuna da un brano tratto dal Vangelo di Luca e da un estratto dalla Lettera apostolica Desiderio desideravi.
«È bene – si legge in introduzione – che la processione si tenga al termine della Messa nella quale è stata consacrata l’ostia da portare solennemente in processione. In tal modo si manifesta più chiaramente il legame fra questo atto di culto e la celebrazione eucaristica. Nulla vieta, tuttavia, che la processione si svolga al termine di un tempo protratto di adorazione eucaristica, che può lodevolmente concludersi con la celebrazione dei Secondi Vespri della solennità».
«Ho tanto desiderato mangiare questa Pasqua con voi» (Lc 22,15) – Formato Word
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