Chiesa udinese in festa per l’ordinazione di un nuovo prete: don Carlos Boteros

Cresce l’attesa nella Chiesa udinese per l’importante evento ecclesiale che si vivrà domenica 26 giugno alle ore 16 in Cattedrale, quando l’arcivescovo di Udine, mons. Andrea Bruno Mazzocato, presiederà il solenne rito di ordinazione sacerdotale di don Carlos Botero.

 

Carlos Botero, ventinove anni, è di origine colombiana ma vive in Friuli già dal 2008, quando si è stabilito a Marano Lagunare dove ha raggiunto i fratelli. Da quattro anni presta servizio nella parrocchia di Basaldella, seguendo i ragazzi del Catechismo.

 

Una vocazione, la sua nata da piccolo in Colombia, ma germogliata proprio in Friuli, come ha raccontato racconta a pochi giorni dall’ordinazione al settimanale dioceano «la Vita Cattolica»: «Ho sentito per la prima volta il desiderio di diventare sacerdote quando facevo il chierichetto a Florencia, ma in seguito, con la scuola e lo studio mi sono un po perso per strada». Strada ritrovata proprio in Friuli: «Un giorno – prosegue Botero – è venuto a predicare a Marano Lagunare l’ex rettore del seminario, don Dino Bressan. Era l’estate del 2010. L’ascolto dei brani del Vangelo che parlavano della vocazione ha risvegliato in me il desiderio che avevo nel cuore già da bambino. Aiutato e sostenuto dall’allora parroco di Marano, mons. Elia Piu, da alcuni sacerdoti e dai miei familiari, mi sono dato coraggio e ho iniziato il mio percorso in Seminario. Man mano che passavano gli anni, poi, la chiamata diventava più chiara, e grazie anche al discernimento degli educatori che mi hanno aiutato a conoscere più da vicino Gesù, ho scoperto che è bello amare per sempre, che è bella la vita celibe, perché mi permette di amare tutti senza compromesso e senza condizioni».

 

Cresce l’attesa nella Chiesa udinese per l’importante evento ecclesiale che si vivrà domenica 26 giugno  alle ore 16 in Cattedrale, quando  l’arcivescovo di Udine, mons. Andrea Bruno Mazzocato, presiederà il solenne rito di ordinazione sacerdotale di don Carlos Botero.

 

Carlos Botero, ventinove anni, è di origine colombiana ma vive in Friuli già dal 2008, quando si è stabilito a Marano Lagunare dove ha raggiunto i fratelli. Da quattro anni presta servizio nella parrocchia di Basaldella, seguendo i ragazzi del Catechismo.

 

Una vocazione, la sua nata da piccolo in Colombia, ma germogliata proprio in Friuli, come ha raccontato racconta a pochi giorni dall’ordinazione al settimanale dioceano «la Vita Cattolica»: «Ho sentito per la prima volta il desiderio di diventare sacerdote quando facevo il chierichetto a Florencia, ma in seguito, con la scuola e lo studio mi sono un po perso per strada». Strada ritrovata proprio in Friuli: «Un giorno – prosegue Botero – è venuto a predicare a Marano Lagunare l’ex rettore del seminario, don Dino Bressan. Era l’estate del 2010. L’ascolto dei brani del Vangelo che parlavano della vocazione ha risvegliato in me il desiderio che avevo nel cuore già da bambino. Aiutato e sostenuto dall’allora parroco di Marano, mons. Elia Piu, da alcuni sacerdoti e dai miei familiari, mi sono dato coraggio e ho iniziato il mio percorso in Seminario. Man mano che passavano gli anni, poi, la chiamata diventava più chiara, e grazie anche al discernimento degli educatori che mi hanno aiutato a conoscere più da vicino Gesù, ho scoperto che è bello amare per sempre, che è bella la vita celibe, perché mi permette di amare tutti senza compromesso e senza condizioni».

 

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