Centenario della nascita di don Emilio De Roja, l’Arcivescovo: «Impegno della Diocesi a riprendere il cammino della causa di beatificazione»

Nel ricordare la figura di don De Roja, mons. Mazzocato non solo ha ribadito quanto i più deboli e indifesi diventassero sistematicamente «il centro dell’attenzione di don Emilio» e per essi «si spendesse senza molti calcoli», ma ha anche annunciato un rinnovato impegno a sollecitare la causa di beatificazione.

«I più deboli e indifesi diventavano il centro dell’attenzione di don Emilio e per essi si spendeva senza molti calcoli: fossero i soldati e i civili che rischiavano la deportazione nell’ultimo periodo della seconda guerra mondiale, o i senza tetto del terremoto, o i poveri che vivevano nelle baracche del Villaggio San Domenico, o i ragazzi più difficili segnati da profonde ferite nel cuore per mancanza di affetto o per esperienze negative subite». Così l’arcivescovo di Udine, mons. Andrea Bruno Mazzocato, nell’omelia pronunciata stamattina, sabato 2 marzo, durante la Santa Messa tenutasi a Casa dell’Immacolata in occasione del 100° anniversario della nascita di don Emilio De Roja.

«Don Emilio – ha proseguito l’Arcivescovo – non è stato certamente l’unico sacerdote che si è speso con coraggio e generosità per coloro che rischiavano la deportazione, per le vittime del terremoti, per i ragazzi poveri ed emarginati. Ringraziando Dio, il clero di Udine ha anche tanti altri esempi luminosi che meritano di essere ricordati. Credo, però, che si possa affermare che in don Emilio la sua generosità e la sua carità hanno avuto una misura straordinaria che veramente colpisce».

E in merito alla causa di beatificazione mons. Mazzocato ha proseguito: «Mi è rimasta nell’animo questa impressione anche solo leggendo la sintetica ricostruzione della sua vita fatta da S. E. Mons. Brollo nella lettera inviata nel 2001 alla Congregazione per le Cause dei Santi per chiedere un parere favorevole all’avvio di un Processo Informativo su don Emilio, primo passo per una Causa di Beatificazione. L’anno precedente, S. E. Mons. Battisti aveva ottenuto il parere favorevole di tutti i Vescovi della Conferenza Episcopale Triveneta all’avvio di tale Causa. Dopo questi passi iniziali, però, l’iter si è fermato. Recentemente la benemerita Associazione “Amici di Don Emilio De Roja” mi ha sollecitato a considerare la possibilità di riprendere il percorso verso una Causa di Beatificazione di don Emilio. A questo scopo  e, di comune accordo, è stato incaricato un avvocato esperta in materia. Continueremo con impegno perché, come dicevo, in don Emilio ci si rivela un apostolo della carità con una donazione di sé che potremmo definire “eroica”. Ed è proprio l’eroicità delle virtù che si verifica nei processi di beatificazione. Mettiamo, comunque, tutto nelle mani di Dio e noi cercheremo di fare la nostra parte».

 

Qui il testo integrale dell’omelia.

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