280 friulani alla volta di Lourdes

Nel giorno della partenza il primo dato di rilievo è che il treno violetto batte la crisi. Le presenze, infatti, sono superiori alle aspettative. Sono 280 coloro che – tra malati, volontari e pellegrini – raggiungeranno la località mariana. Con loro da mercoledì 25 a venerdì 27 giugno ci sarà anche l’Arcivescovo di Udine, mons. Andrea Bruno Mazzocato.

«Il tema di quest’anno – spiega don Maurizio Stefanutti che accompagnerà i pellegrini – è “La gioia della conversione” che di fatto è il motivo che muove verso questo santuario mariano dove molte persone sono già state, molte altre invece ci vanno per la prima volta. È dunque un importante momento di condivisione della fede e di devozione a Maria che lega tutte queste persone, molte delle quali sono sofferenti».

Insostituibile poi il valore del volontariato, «perché – spiega il sacerdote – se è vero che sono numerosi i malati, per molti dei quali il viaggio non è certo semplice, è fondamentale il conforto e la professionalità che trovano nei barellieri e nelle sorelle. Il loro è un sostegno certamente fisico, ma soprattutto a livello morale, molti dei volontari sono preparati all’incontro con i disabili e quindi con coloro che più hanno bisogno di aiuto per potersi muovere. Non va poi dimenticato che un ruolo decisivo lo gioca l’organizzazione a cura dell’Unitalsi che ogni anno è impeccabile, dalla segreteria nazionale, scendendo fino alla sezione del Nordest e alla sottosezione di Udine». «Speriamo – aggiunge don Stefanutti – che anche Trenitalia faccia la sua parte perché purtroppo non sempre il servizio è all’altezza».

Una tradizione che dunque si rinnova e che porta anche i pellegrini friulani a Lourdes dove sono tante le occasione di grazia e di preghiera, anche personali, dove ciò che più colpisce è il fatto che la gran parte di coloro che si recano in pellegrinaggio, non chiede il miracolo, ma la forza per poter affrontare la vita e la malattia giorno dopo giorno.

 

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