Intitolata a San Giovanni Bosco, la chiesa anni addietro veniva aperta in concomitanza con la ricorrenza del Santo, ma da qualche tempo si è scelto di spostare la celebrazione a maggio: ecco allora che domenica 28 alle 17 è in programma la Santa Messa celebrata da don Cyriacus Elelleh. Si tratta di un momento comunitario significativo che vede tornare a Canalutto tante persone emigrate altrove.
La presenza della Chiesa a Canalutto/Skrìla
Sono numerose le chiesette disseminate sul territorio comunale di Torreano, tra queste c’è quella di San Giovanni Bosco, a Canalutto/Skrìla. A volerla, alla fine degli anni Trenta, fu il parroco don Guglielmo Simeoni, il quale decise che anche le frazioni di Canalutto-Zamparutti, Costa e Laurini dovessero avere la propria chiesa. Un intento che don Simeoni comunicò il 27 novembre del 1936 agli uomini e ai giovani delle comunità in questione, appositamente convocati nella scuola di Canalutto, intento che però venne subito bollato come irrealizzabile.
Ciononostante l’indomani il sacerdote si recò in Zamparutti per l’acquisto del fondo che riteneva idoneo per la costruzione della chiesetta. Non solo. Costituì anche un comitato promotore e andando di casa in casa nelle frazioni, raccolse offerte per 5 mila lire, come pure materiali utili quali sabbia, ghiaia, sassi e legnami. Fu così che i lavori presero il via nei primi giorni di aprile e si conclusero nella prima settimana di agosto. Il 21 agosto l’allora Arcivescovo benedì solennemente la chiesetta dove, il giorno successivo, don Simeoni celebrò la prima Santa Messa, mentre il 23 agosto il Vicario generale presiedette un solenne Te Deum.