Quattro giovanissimi che provengono dalle zone dove il conflitto è più acceso, la coppia che li accoglie in una “Casa famiglia”. Una delle 35 case aperte dall’associazione slovacca “Un sorriso come dono”, nella regione della Transcarpazia, la parte più a ovest del Paese martoriato dall’invasione russa. Insieme a loro un volontario interprete e un artista. Sono in questi giorni accolti nella Collaborazione pastorale di Gonars, comunità dove resteranno fino a lunedì 17 aprile.
Le iniziative
Giovedì 13 aprile, alle 20, in canonica a Gonars, la serata sarà dedicata alla conoscenza dei gruppi “giovani” della Cp (comprende Gonars, Bicinicco e Santa Maria la Longa); venerdì 14, alle 20, nella chiesa di Gonars, tutte le comunità parrocchiali avranno l’opportunità di conoscere il gruppo di ospiti, mentre sabato 15 ci si sposterà nella Parrocchia del Sacro Cuore a Udine (in oratorio) dove, alle 20.30, ci sarà l’incontro con le comunità della città.
Inoltre, in canonica a Gonars sarà allestita una mostra di icone, realizzate dal pittore che accompagna i giovani; il ricavato della vendita delle opere andrà a sostenere i progetti di “Un sorriso come dono”, associazione che punta ad aprire altre “Case famiglia” per ospitare centinaia di adolescenti che si trovano ora negli orfanotrofi e offrire loro un ambiente più accogliente.
La solidarietà prosegue
Nel frattempo la Cp di Gonars sta organizzando un ulteriore carico di aiuti (dal vestiario ai medicinali fino agli alimenti) che partirà dal Friuli a fine mese alla volta dell’Ucraina, anche per supportare i tanti orfanotrofi operativi a Leopoli (contattare la Parrocchia: 0432 993089). E prosegue pure la raccolta fondi promossa dai “Cavalieri delle nubi” che supporterà tutti i progetti legati alle “Case famiglia”.