Da qualche tempo il mondo carcerario è sotto osservazione per la necessità di passare da logiche eminentemente custodialistiche a logiche riabilitative e reinclusive. Troppo spesso infatti vincoli normativi, formali e burocratici impediscono esperienze innovative e di sviluppo umano all’interno delle mura carcerarie. L’approfondimento culturale del tema permette non solo il confronto tra idee diverse, ma anche il paragone con esperienze già in atto, e tutto ciò apre a metodologie e prospettive nuove.
Obiettivo dell’iniziativa è sensibilizzare i cittadini rispetto al tema del carcere legato alla questione di una giustizia vera, occasione di riabilitazione e reinserimento nella società civile. La città, considerata come comunità sociale, può diventare infatti valido alleato nell’accoglienza e nel reinserimento di chi ha scontato la propria pena e conseguentemente contribuire alla reale diminuzione delle recidive.
Al convegno del 30 novembre ci sarà modo di conoscere da vicino l’esperienza virtuosa che dagli anni Novanta ha preso vita a Padova. Interverrà infatti Nicola Boscoletto, socio fondatore della Cooperativa sociale Giotto di Padova, straordinaria realtà che ha fatto del reinserimento sociale dei detenuti attraverso il lavoro la propria mission. Prenderà la parola anche il garante per i detenuti del Carcere di Udine, Franco Corleone.
Per approfondire:
- Con la Caritas un ciclo di incontri sul carcere, iniziando dalla giustizia riparativa. Ulteriore appuntamento alla libreria “Paoline”
- «Accogliere è ripartire». Il 6 giugno incontro sul mondo carcerario, promosso dalla Caritas di Udine
Foto: il carcere di via Spalato a Udine
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