Con la benedizione e l’imposizione delle Ceneri, mercoledì 5 marzo, le comunità cristiane danno inizio ai 40 giorni della Quaresima, tempo forte dell’anno liturgico in preparazione alla Pasqua.
L’Arcivescovo di Udine, mons. Andrea Bruno Mazzocato, consegna alla Chiesa udinese il Messaggio quaresimale intitolato «Crea in me, o Dio, un cuore puro (Sal 50). Il perdono di Dio, speranza dell’uomo».
Mentre inizia la Quaresima, l’Arcivescovo introducendo il suo Messaggio indica come viverla in questo Anno dedicato dalla Chiesa udinese alla riscoperta della virtù cristiana della Speranza.
Innanzitutto mons. Mazzocato si impegna a chiedere «per me e per tutti voi, fratelli e sorelle, la grazia di sentire profondamente il desiderio di “avere un cuore puro”. Il Signore ci aiuti a convincerci che la dignità più grande per un uomo sta nella qualità del suo cuore e la speranza di coloro che ci stanno vicino è quella di trovare in noi un cuore puro».
Per essere puro, il nostro cuore, sottolinea l’Arcivescovo, «ha bisogno di essere sempre purificato dal perdono di Gesù. Faccio mio, allora, l’invito che Papa Francesco più volte ha fatto di non stancarci di riconoscere i nostri peccati e affidarci al perdono misericordioso del Signore. Dio non si stanca mai di accoglierci anche se per anni e anni torniamo a presentargli le stesse miserie e debolezze. Siamo noi che rischiamo di stancarci di confessare i peccati e di invocare il suo perdono. Quando ci stanchiamo di riconoscere i peccati e di chiedere al Signore Gesù di essere purificati nel cuore, significa che ci siamo rassegnati ad avere un cuore poco puro, inquinato dai vizi capitali. Purtroppo questa rassegnazione è diffusa e un segno è la poca frequenza al sacramento del perdono che Gesù ha voluto nella Chiesa».
Da qui un invito forte a ciascuno di prendersi un preciso impegno quaresimale: «di accostarci, almeno una volta prima di Pasqua, al sacramento della Riconciliazione per confessare i nostri peccati e invocare da Gesù il perdono e il suo Spirito Santo che purifica il nostro cuore».
Nel suo Messaggio quaresimale mons. Mazzocato rivolge, poi, una parola particolare ai sacerdoti perché siano «al massimo disponibili ad accogliere i penitenti che desiderano confessare i loro peccati nel sacramento della Riconciliazione… e a proporre frequenti catechesi sull’importanza del sacramento della Riconciliazione, su come viverlo, su come prepararsi, sulla gioia della conversione». A loro, e a tutti i fedeli, mons. Mazzocato ricorda, sempre con Papa Francesco, che «Il cristiano ė chiamato a portare in ogni ambiente l’annuncio liberante che esiste il perdono del male commesso, che Dio è più grande del nostro peccato. Il Signore ci invita ad essere annunciatori gioiosi di questo messaggio di misericordia e di speranza».
E conclude: «Dai cuori purificati sgorgano i sentimenti del Cuore di Gesù e di Maria: la pazienza, la compassione, la delicatezza, il perdono, il rispetto della dignità di ogni persona. Quanto ha bisogno questa società di cuori puri che sappiano contrastare le tendenze diaboliche che vogliono erodere sempre più a fondo la dignità della persona, senza risparmiare, ormai, neppure i bambini!
Prego per me e per voi, cari fratelli e sorelle, perché alla fine della nostra esistenza terrena possiamo sentirci dire: “Beato, perché sei puro di cuore”».
Per approfondire:
Segui l'Arcidiocesi di Udine sui social