Tante comunità già conoscono mons. Ghebreghiorghis, in quanto da diversi anni è il promotore di uno dei più importanti progetti di cooperazione missionaria realizzati dal Centro missionario diocesano, che ha spaziato dalla costruzione di chiese e villaggi alla trivellazione di pozzi di acqua potabile, dallo sviluppo del sistema scolastico e sanitario fino allo sviluppo agricolo. Tutto grazie al coinvolgimento dell’Università di Udine.
Chi è mons. Musié Ghebreghiorghis
Appartenente all’Ordine dei Frati Minori Cappuccini, mons. Ghebreghiorghis, 73 anni, ha origini eritree anche se ha svolto tutti i suoi studi teologici e filosofici ad Addis Abeba, completandoli a Zurigo e a New York. Nel 2003 Papa Giovanni Paolo II decise di dividere la diocesi di Addis Abeba, elevando a Eparchia autonoma il territorio di Emdibir: 4 milioni di abitanti metà dei quali musulmani e il resto in maggioranza cristiani ortodossi.
Papa Wojtyla elesse mons. Ghebreghiorghisvescovo, individuandolo come uomo di fede, dialogo e impegno per la dignità dell’uomo. E in effetti i cattolici, pur essendo una componente largamente minoritaria (sono, infatti, poco meno di 18.000), spiccano per la loro testimonianza di solidarietà e sviluppo sociale.
La visita in Friuli
Dopo una giornata (giovedi 29 settembre) dedicata al Centro missionario diocesano e al Cevi, venerdì 30 settembre mons. Ghebreghiorghis sarà nella parrocchia udinese di San Marco in Chiavris (a cui è legato da un forte rapporto che ha consentito anche di inaugurare, di recente, una nuova chiesa a Emdibir, nella foto) per celebrare la S. Messa alle ore 18.30 e dare la propria testimonianza alle 19.30 su “Pace e sviluppo”. Seguirà una cena con prodotti tipici etiopi.
Sabato 1° ottobre mons. Ghebreghiorghis incontrerà le comunità della Carnia alla Polse di Cougnes; in serata celebrerà la S. Messa a Cercivento alle 18.00 e alle 19.00 a Sutrio.
Domenica 2 ottobre sarà nuovamente ospite a San Marco, in Chiavris, per celebrare le S. Messe del mattino (alle 10.00 e alle 11.30).
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