Il messaggio dell’Arcivescovo di Udine in morte di Benedetto XVI
Cari sacerdoti e cari fedeli,
la morte di Papa Benedetto XVI ci tocca il cuore perché è la perdita di un padre che si è spento come i grandi patriarchi del popolo di Dio, dopo essersi totalmente consumato per il suo Signore e per i suoi fratelli.
Al nostro dolore, si unisce però un sentimento di profonda riconoscenza a Dio Padre e al Signore Gesù per averlo scelto e donato alla Chiesa come guida illuminata in questo tempo complesso e come pastore amorevole e, insieme, coraggioso di fronte alle prove che non sono state risparmiate al Corpo di Cristo durante il suo pontificato.
Il nostro grazie va, spontaneamente, anche a lui per il bene che ha fatto a ognuno di noi, a tutto il popolo di Dio e a tutta la società contemporanea attraverso la sua testimonianza cristallina, il suo insegnamento chiaro e profetico e il suo silenzio, nutrito di preghiera, degli ultimi anni nel monastero Mater Ecclesiae.
Ci sarà tempo per prendere coscienza della grandezza di fede, di dottrina e di carità di Benedetto XVI. In questo momento invito tutti ad offrirgli il dono della nostra preghiera personale e comunitaria mentre egli sta vivendo quell’incontro ultimo a cui si preparava con dei sentimenti che lui stesso ci ha confidato: «Ben presto mi troverò di fronte al giudice ultimo della mia vita […]. Sono comunque con l’animo lieto perché confido fermamente che il Signore non è solo il giudice giusto ma, al contempo, l’amico e il fratello che ha già patito egli stesso le mie insufficienze […]. Mi torna continuamente in mente quello che Giovanni racconta all’inizio dell’Apocalisse: egli vede il Figlio dell’uomo in tutta la sua grandezza e cade ai suoi piedi come morto. Ma Egli, posando su di lui la destra, gli dice: “Non temere! Sono io!”».
Gesù risorto lo accolga come un «servo fedele della vigna del Signore», come si era lui stesso definito. E il caro Papa Benedetto XVI continui dal cielo la sua preghiera di intercessione per la Chiesa.
Invoco su tutti voi la benedizione di Dio provvidente all’inizio del nuovo anno, per intercessione della Vergine Maria, Madre di Dio.
+ Andrea Bruno Mazzocato
Arcivescovo di Udine
A Udine una Santa Messa in suffragio di Benedetto XVI
Lunedì 2 gennaio alle 19, in Cattedrale a Udine, l’Arcivescovo presiederà una Santa Messa in suffragio del Papa emerito. La celebrazione sarà trasmessa in diretta su Radio Spazio.
Funerali in diretta su Radio Spazio
Giovedì 5 gennaio la celebrazione delle esequie di Papa Benedetto XVI sarà trasmessa in diretta sull’emittente diocesana Radio Spazio a partire dalle 9, con contributi speciali e interviste. A commentare questo momento storico sarà don Daniele Antonello, direttore di Radio Spazio e del settimanale La Vita Cattolica.
Le esequie, per volontà dello stesso Papa emerito, avranno il carattere della “semplicità” e della “sobrietà”, ma in ogni caso con la solennità dovuta a un Pontefice.
Benedetto XVI verrà sepolto nelle Grotte vaticane, nella tomba che fu di Giovanni Paolo II il cui corpo, nel 2011, dopo la beatificazione, è stato collocato in una cappella della navata della Basilica di San Pietro.
Indicazioni liturgiche per il suffragio
Per suffragare l’anima del Papa emerito Benedetto XVI si suggerisce la celebrazione eucaristica per il papa defunto (pp. 976-977 del Messale Romano). Tale Messa si può celebrare anche durante una feria del tempo di Natale o in un giorno in cui si celebra una memoria obbligatoria. Le vesti liturgiche sono di colore viola (non rosso). Tale formulario non può essere utilizzato di domenica e nelle solennità.
È certamente possibile raccomandare l’anima di Benedetto XVI con la preghiera spontanea o con la recita del Santo Rosario.
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