Domenica 25 novembre c’è la «Giornata del Seminario»

L'iniziativa aiuta a guardare con affetto e nella preghiera a questa realtà in cui camminano i giovani che si preparano al ministero presbiterale. Un percorso di confronto con il Signore e con i fratelli per comprendere ciò che Dio chiede loro. Sul settimanale diocesano «La Vita Cattolica» un inserto speciale grazie al quale conoscere meglio questi giovani, ma anche le iniziative vocazionali della Diocesi. Su «Radio Spazio» sabato 24 e domenica 25 alle 9 andrà in onda lo «Speciale Seminario».

Sono 29 i ragazzi che nel Seminario interdiocesano di Castellerio si stanno preparando al sacerdozio, in un momento, per altro, molto importante nella vita della Chiesa friulana: quello della riorganizzazione della propria presenza sul territorio con il progetto diocesano delle Collaborazioni pastorali.

La «Giornata del Seminario» – che si celebra domenica 25 novembre – vuole essere un momento corale di preghiera per accompagnare questo importante percorso. «Essi – spiega il rettore, don Loris Della Pietra – vivono un cammino di confronto con il Signore e con i fratelli per comprendere ciò che Dio chiede loro, ma senza nascondere o mortificare ciò che è proprio del loro essere uomini nel nostro tempo. Se la risposta alla vocazione è la realizzazione della santità nella propria vita, ciò non può avvenire smentendo la propria umanità, a partire dai limiti. La coscienza dei propri limiti può diventare terra feconda per lasciare che lo spirito operi. Per questo tendere alla santità di Dio nel rispetto della propria umanità è la sfida di ogni vocazione»

E tornando sul significato della giornata, don Della Pietra conclude: «Pregando per il Seminario chiediamo al Signore uomini disposti a lasciare che ogni frammento del loro essere sia purificato, illuminato e rafforzato dall’azione amorosa dello Spirito per essere con la vita buona notizia di Dio per i fratelli: “Il Dio della pace vi santifichi interiormente, e tutta la vostra persona, spirito, anima e corpo, si conservi irreprensibile per la venuta del Signore nostro Gesù Cristo (1 Ts 5,23)».

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