In mezzo a una marea di dati e di indicazioni qualitative sulla poderosa e sempre più articolata attività del “braccio operativo” della Caritas diocesana, il direttore don Luigi Gloazzo traccia la rotta dell’assistenza nel post-pandemia: «Abbiamo consolidato il lavoro di rete con le altre realtà associative nella consapevolezza che i servizi, anche se adeguati e professionalmente qualificati, non sono in grado di offrire una soluzione duratura alle persone già in difficoltà a gestire la propria vita lavorativa, relazionale, civile e a partecipare alla costruzione della società. Il consolidamento della rete dei Servizi pubblici e del Terzo Settore fa parte della nostra visione del lavoro sociale e crediamo sia vincente per far emergere dalla marginalità e dalla semplice elargizione di prestazioni, le persone che incontriamo nelle richieste e nei bisogni nascosti e/o riconosciuti».
E il computo di questi incontri è davvero impressionante per la dimensione e per la profondità, considerando anche che per tutto il 2021 ha imperversato il Covid, da un lato creando nuove povertà e nuovi bisogni, dall’altro mettendo in difficoltà gli stessi operatori e volontari, chiamati anche a sostituire temporaneamente i colleghi colpiti dalla pandemia.
- Le parole del direttore della Caritas diocesana e del Centro Caritas ODV, don Luigi Gloazzo
- Il Bilancio sociale del Centro Caritas dell’Arcidiocesi di Udine ODV
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