L’arcivescovo mons. Riccardo Lamba sarà presente all’avvio dei lavori, lasciando spazio poi alla preghiera presieduta da mons. Maurizio Stefanutti, priore della delegazione udinese dell’Ordine. Nel corso della mattinata interverrà don Alessio Geretti, collaboratore esterno del Dicastero per l’Evangelizzazione, che nella sua riflessione prenderà i passi dalla Bolla di indizione del Giubileo: «La Speranza non delude». Ai lavori interverrà anche Gianluca Paron, preside della sezione regionale dell’Ordine.
Nelle più solenni celebrazioni in Cattedrale a Udine i membri dell’Ordine equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme si riconoscono perché indossano una mantella bianca con raffigurata la croce, rossa, di Goffredo di Buglione. Entrare a far parte dell’Ordine significa assumere, per tutta la vita, l’impegno di testimonianza di fede, di pratica di vita cristiana dedicata e di impegno caritativo continuativo per il sostegno morale e materiale delle comunità cristiane della Terra Santa, da attuare con discrezione e in una dinamica di dialogo e pace con i fedeli delle altre tradizione religiose. Come si legge nel sito ufficiale, «Non si entra nell’Ordine per diventare membri di una prestigiosa istituzione grazie a cui poter vantare uno “status” o per ottenere benefici e vantaggi personali», ma per svolgere quindi opere di carità saldamente fondate sulla fede in Cristo.
La missione di questo Ordine, le cui origini si perdono nel medioevo, è oggi quello di provvedere al sostentamento di diverse opere in Terra Santa, provvedendo a una settantina di Parrocchie tra Siria, Libano, Israele, Giordania e Cipro (compresa la Parrocchia cattolica di Gaza). In aggiunta, l’Ordine sostiene un seminario e 38 scuole, per esempio pagando gli stipendi agli insegnanti. Ci sono, poi, altre realtà supportate in base alle indicazioni del Patriarca di Gerusalemme dei Latini.
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