Fortemente voluta da Papa Francesco dopo la terribile esperienza (non ancora conclusa) della pandemia, domenica 25 luglio in prossimità della festa dei Santi Anna e Gioacchino, sarà celebrata la prima «Giornata mondiale dei nonni e degli anziani».
Nel suo messaggio il Santo Padre spiega come per costruire il futuro sia necessario che le generazioni si mettano in dialogo, solo insieme il mondo dopo il Covid-19 sarà migliore. Oggi, più che mai a causa della pandemia che li ha messi a rischio per primi e ne ha sacrificati tanti, gli anziani restano spesso soli e lontani dalle rispettive famiglie, e invece andrebbero custoditi come nostre radici. Dai nonni ai giovani: il legame è strettissimo e il dialogo deve essere costante. Il Papa lo ha ribadito più volte nel tempo, dicendo persino di sognare «un mondo che viva proprio del loro abbraccio». È quanto torna a sottolineare in questa speciale circostanza: «È importante che i nonni incontrino i nipoti e che i nipoti si incontrino con i nonni, perché – come dice il profeta Gioele – i nonni davanti ai nipoti sogneranno, avranno l’illusione e i giovani, prendendo forza dai nonni, andranno avanti, profetizzeranno. E proprio il 2 febbraio è la festa dell’incontro dei nonni con i nipoti.»
I materiali per le Parrocchie
- Messaggio del Papa per la prima Giornata mondiale dei nonni e degli anziani (web | PDF)
- Preghiera per la GMNA
- Raccolta di parole di Papa Francesco
- Indicazioni pastorali
- Sussidio liturgico
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