A Udine la «Giornata interdiocesana dei migranti» nel segno della Misericordia

Incessante ed accorato è l’appello di Papa Francesco a interrogarsi, come singoli e come comunità, di fronte a migrazioni e profunganze. E la Chiesa udinese risponde a quell’incoraggiamento, scegliendo come tema della quarta edizione della Festa diocesana dei Migranti cattolici – che si terrà domenica 5 giugno a partire dalle ore 10 in Cattedrale a Udine  –: «Migranti, profughi e rifugiati ci interpellano: la risposta della Chiesa nell’Anno della Misericordia» che riprende, in parte, il titolo scelto dal Santo Padre per il Messaggio della 102ª giornata del Migrante e del Rifugiato.

 

Non solo, la riflessione sarà infatti corale perché – come spiega il direttore dell’Ufficio diocesano Migrantes, Claudio Malacarne – «questa quarta edizione dell’iniziativa ha valenza interdiocesana,  saranno rappresentate, infatti, tutte le quattro diocesi della nostra regione, con una delegazione di una cinquantina di partecipanti per ognuna». La giornata del 5 giugno sarà infatti una delle iniziative giubilari promosse dalle quattro diocesi insieme.

 

«Abbiamo avvertito  – sottolinea il Direttore dell’Ufficio Migrantes – che nel mondo delle migrazioni c’è una significativa mutevolezza, è un mondo che si muove per ragioni diverse: qualcuno rientra, qualcuno si sposta all’interno dell’Italia e dell’Europa. Le comunità dunque sono cangianti e tendenzialmente si assottigliano anche perché sempre di più c’è un’effettiva integrazione all’interno delle comunità parrocchiali e dunque la vita di fede viene vissuta di meno nella sua dimensione “etnica”. È questo il risultato di una pastorale migratoria corretta. Il Vicariato urbano, ad esempio, rispetto a questo ha fatto un notevole ed importante lavoro».  

 

E non manca uno sguardo attento, teso a comprendere la straordinaria ondata migratoria di questi anni. «All’interno del programma della giornata – spiega ancora Malacarne – abbiamo voluto dare uno spazio importante alle testimonianze: saranno sette e racconteranno l’esperienza migratoria dalla decisione di partire, alle speranze, le difficoltà, le chiusure, ma anche l’effettiva integrazione.  È questo un modo, di fronte all’epocale fenomeno migratorio in atto, per sensibilizzare sulle ragioni che spingono le persone a lasciare il proprio Paese, nella convinzione che conoscere e conoscersi è il modo migliore per vincere le paure. Quello a cui stiamo assistendo non può essere più chiamato “emergenza”, si tratta infatti di un fenomeno strutturale e come tale va governato, senza lasciare spazio ai populismi». Alle testimonianze seguiranno gli interventi dei responsabili della «Migrantes» di ogni diocesi, per dar conto di come ogni territorio affronta la sfida dell’immigrazione, dell’accoglienza e dell’integrazione.

 

Il programma della giornata

Si inizierà alle 10 sul sagrato della Cattedrale di Udine con il ritrovo delle Comunità migranti delle quattro Diocesi della regione.

Alle 10.30 ci sarà l’ingresso in Cattedrale con il passaggio attraverso la Porta della Misericordia, l’arcivescovo di Udine, mons. Andrea Bruno Mazzocato, presiederà dunque la Santa Messa che sarà animata dalle stesse comunità.

Alle 12 si formerà il corteo multietnico che attraverserà le vie cittadine per raggiungere la sala mensa della Fondazione Renati (in via Tomadini 16) dove si terrà il pranzo.

Alle 15 nell’Aula 3 della Facoltà di Economia dell’Università di Udine, prenderà avvio la seconda parte della giornata: dopo i saluti iniziali e la musica di accoglienza, sarà la volta delle testimonianze dei migranti. A seguire l’esposizione delle esperienze di accoglienza da parte delle quattro diocesi. A conclusione ci sarà un momento di preghiera comune. Alle 17 musica e congedo.

 

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