«La vita spesa per i propri interessi non ha senso. La vita è servizio»

“Una vita spesa a curare i propri interessi è una esistenza sprecata. Il nuovo diacono Fausto ci mostra invece la strada di Gesù, quella del servizio vicendevole”. Così l’Arcivescovo di Udine nell’omelia pronunciata sabato 20 settembre, pochi istanti prima della ordinazione diaconale di Fausto Stella, 65 anni, insegnante di Educazione artistica in pensione, sposato da 32 anni e padre di due figli. La liturgia è stata celebrata alla presenza di numerosi diaconi e sacerdoti nella chiesa di Santa Margherita del Gruagno, Pieve matrice della parrocchia dei Santi Martino e Quirino a Nogaredo di Prato e Faugnacco dove don Stella presterà servizio.


“Dio Padre ci dona la vita non perché restiamo oziosi, ma perché impegnamo il tempo, la salute e i talenti che ci ha dato per lavorare nella sua vigna – ha spiegato mons. Andrea Bruno Mazzocato commentando la parabola degli operai chiamati all’ultima ora -. Dio ci chiama a metterci a servizio. Gli operai oziosi sono quelli che passano il tempo della loro vita a curare solo i propri interessi. Una vita spesa così è una esistenza sprecata, è come aver vissuto sempre in piazza senza far niente, aspettando invano che qualcuno ci prenda a giornata”. 


Gesù invece ci ha insegnato il senso della vita mettendolo in pratica lui per primo, “quando ci ha detto che il Figlio dell’Uomo non è venuto per farsi servire ma per servire e dare la sua vita. E questo è un invito che il Signore fa a tutti – ha spiegato l’Arcivescovo -: vivere la vita come servizio. Vissuta così l’esistenza ha senso, vissuta solo per se stessi è priva di senso, se non è servizio, dono”. 
 

Fausto Stella, accogliendo l’ordinazione diaconale, questo invito del Signore lo vivrà in modo particolare, proprio per il ministero che riceve. “Diacono vuol dire infatti servitore – ha precisato mons. Mazzocato -. I diaconi erano una categoria di schiavi delle famiglie nobili romane del tempo di Gesù. I diaconi servivano in particolare alla mensa. Essere diacono nella Chiesa significa impegnarsi a rendere presente Gesù che si fa servo di tutti, fino ad inginocchiarsi e a lavare i piedi ai discepoli. Il diacono fa presente Gesù con la sua vita, col suo servizio, con la sua spiritualità, ricordando a noi che tutti i cristiani sono chiamati ad essere servi gli uni degli altri. Fausto arriva al diaconato avendo già esercitato il servizio nella famiglia, nella parrocchia, nell’Azione Cattolica e in tante altre occasioni, ma con l’ordinazione diaconale diventa ufficialmente servo nella Chiesa, chiamato a rendere presente il volto e il cuore di Gesù che si fa Servo per amore. E a mostrarcelo affinché tutti sentiamo che la vita vale solo se la mettiamo a servizio”. 


E questo è anche il segreto della comunione, “perché se ci mettiamo a servizio gli uni degli altri, se ci inginocchiamo a lavare i piedi gli uni agli altri, allora la comunione nasce spontaneamente, nella Chiesa, in famiglia e dappertutto. Preghiamo perchè questi sentimenti scendano sempre più nel cuore di Fausto, così che anche lui, con tutta la Comunità diaconale, possa portare questo esempio, diventando una presenza viva di Gesù che ci aiuta a discernere la comunione vera che nasce dal servizio reciproco”.

 

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