Un percorso formativo diocesano per diaconi permamenti e candidati al diaconato

Sabato 5 novembre prenderà il via il ciclo formativo che l'Arcidiocesi udinese dedica ai diaconi permanenti e a coloro che si stanno preparando a ricevere il diaconato, primo grado del Sacramento dell'ordine sacro.

Si svolgerà nei locali del seminario di Castellerio, dalle 8.30 alle 11.30 di sabato 5 novembre 2022, il primo degli incontri formativi dedicati ai diaconi permanenti dell’Arcidiocesi di Udine. Il percorso formativo – che lungo l’anno pastorale prevede quattro momenti di formazione e due ritiri spirituali, oltre agli incontri di formazione per il clero – è aperto anche a coloro che si stanno preparando a ricevere il Sacramento dell’ordine nel suo primo grado, ossia il diaconato.

L’incontro del 5 novembre prenderà spunto dall’immagine biblica della Chiesa come corpo di Cristo, così definita da San Paolo (1Cor 12 e Rm 12). Dalla comprensione teologica dell’essere “ordine” diaconale (un servizio che si svolge non da soli, ma come corpo), all’importanza di curare le relazioni interne alla comunità diaconale (come le desideriamo? Cosa troviamo? Quale passo possibile per migliorarle?)

 

Il percorso formativo 2022-2023

In quest’anno pastorale 2022-2023 il percorso formativo congiunto tra diaconi e candidati al diaconato risponde al comune desiderio di una migliore conoscenza reciproca; in secondo luogo, il percorso è finalizzato all’approfondimento delle specificità del ministero diaconale. Inoltre le tematiche proposte – fragilità, ascolto, relazioni – sono certamente trasversali e centrali nell’esercizio di qualsiasi ministero o servizio nella Chiesa. Animatori del percorso formativo saranno:

  • don Nicola Ban, sacerdote del clero goriziano, psicologo e insegnante;
  • prof.ssa Katia Bolelli, psico-pedagogista, docente presso l’ISSR “SS. Ermagora e Fortunato” e presso l’ITA di Castellerio.

Di seguito il calendario del percorso:

  • Sabato 5 novembre 2022, ore 8.30-11.30.
  • Sabato 3 dicembre 2022, ore 8.30-12.00: Ritiro d’Avvento.
  • Sabato 21 gennaio 2023, ore 8.30-11.30.
  • Sabato 11 febbraio 2023, ore 8.30-11.30.
  • Sabato 11 marzo 2023, ore 8.30-12.00: Ritiro di Quaresima.
  • Sabato 13 maggio 2023, ore 8.30-11.30.
  • Giugno 2023 (data da definire): incontro con l’Arcivescovo mons. Mazzocato.

 

Chi è (e cosa fa) il diacono permanente?

Un diacono è un ministro ordinato: come tale, pertanto, fa parte del clero. Deve il suo nome al vocabolo “diaconia” che significa servizio. Il diaconato permanente, ossia non finalizzato al sacerdozio, è un ministero «della soglia» in quanto chi lo svolge è chiamato a stare fra il mondo e il sacro.

I diaconi permanenti possono essere ordinati tra i battezzati celibi e anche tra coloro che sono sposati; se però sono celibi, dopo l’ordinazione diaconale non possono più sposarsi. Se sono sposati, per l’ordinazione è necessario il consenso della moglie. In ogni caso, i diaconi permanenti non vanno confusi con i diaconi transeunti (ossia “in transito” verso il sacerdozio, secondo grado dell’ordine sacro).

Riguardo ai ruoli, il diacono è principalmente un «dispensatore della carità»: così lo definiscono i Vescovi italiani. Nelle comunità i diaconi animano il servizio della carità: assistono i malati, portano la comunione agli infermi, animano la caritas locale.

Nella liturgia, il compito principale del diacono è proclamare il Vangelo durante la Messa. L’identità diaconale si lega quindi simbolicamente, ma strettamente, all’evangelizzazione. Poi c’è il compito di “santificare”: il diacono amministra il Battesimo, distribuisce la Comunione, benedice il Matrimonio, preside le esequie. Si tratta dunque di un servizio di prossimità.

Il diacono non può celebrare la Messa: al limite può presiedere una Liturgia della Parola. Nella liturgia egli si riconosce perché, a differenza dei presbiteri, veste la stola “alla maniera diaconale”, ossia di traverso. Il diacono può anche vestire la dalmatica, un antico paramento riservato proprio al servizio liturgico diaconale.

Il legame tra carità ed evangelizzazione è tipico del diacono fin dalla sua ordinazione: nel rito di ordinazione diaconale, infatti, il Vangelo è consegnato nelle mani dei diaconi: questo significa che i diaconi sono chiamati a portare fra la gente la Parola seguendo il magistero dei pastori.

 

Il diaconato permanente nell’Arcidiocesi di Udine

Attualmente nell’Arcidiocesi di Udine prestano servizio 29 diaconi permanenti: il più anziano ha 83 anni, il più giovane 51. A essi si affiancano alcuni candidati al diaconato. A partire dal 2020, questi ultimi frequentano la Scuola triveneta per il diaconato permanente, fortemente voluta dalla Conferenza episcopale del Triveneto. La commissione triveneta per il diaconato permanente, peraltro, è guidata dall’Arcivescovo di Udine, mons. Andrea Bruno Mazzocato.

Il delegato episcopale per il diaconato permanente, nell’Arcidiocesi di Udine, è don Federico Grosso: egli è il primo interlocutore per coloro i quali desiderassero approfondire questo ministero alla Chiesa.

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