Sacro Cuore, a Faugnacco un incontro di spiritualità con l’Apostolato della preghiera

Venerdì 7 giugno, alle 16 nella chiesa dei Santi Martino e Quirino a Faugnacco (Martignacco) avrà luogo uno speciale incontro dell'Apostolato della preghiera, il gruppo di fedeli che ogni mese si riunisce per pregare secondo le intenzioni del Santo Padre.

Il Sacratissimo Cuore di Gesù, la cui solennità si celebra il 7 giugno, è la devozione coltivata dalla rete mondiale dell’Apostolato della preghiera (AdP), un cui gruppo è presente anche nell’Arcidiocesi di Udine. Proprio il 7 giugno, alle 16, l’AdP si riunirà a Faugnacco di Martignacco, nella chiesa parrocchiale (nella foto), per uno speciale momento di preghiera per affidarsi al Sacro Cuore di Gesù.

Il pomeriggio prevede la preghiera del Vespro e l’adorazione eucaristica, con le particolari intenzioni che il Santo Padre ha affidato alla preghiera per il mese di giugno, dedicata ai «migranti in fuga dalle guerre o dalla fame». Durante il pomeriggio alcuni sacerdoti saranno disponibili per le confessioni.

 

Che cos’è l’Apostolato della preghiera

L’Apostolato della Preghiera (AdP) è un’associazione pubblica di fedeli che ha lo scopo di vivere e propagare la devozione al Sacro Cuore di Gesù. Esso nacque in Francia, a Vals, presso Le Puy, il 3 dicembre 1844, ad opera del padre gesuita Francesco Saverio Gautrelet, e fu pensata inizialmente per degli studenti gesuiti, ma si diffuse subito al di fuori dello scolasticato di Vals; il padre Gautrelet avviò una piccola organizzazione denominata Apostolato della Preghiera, che fu approvata dal vescovo di Le Puy e successivamente dai Papi, a cominciare da Pio IX.

Oggi l’Apostolato della Preghiera è presente in tutto il mondo, ed ha almeno 45 milioni di iscritti.

Ogni mese l’AdP riceve dal Papa e dai vescovi del proprio paese le intenzioni mensili, che orientano a sentire con la Chiesa e che sono finestre aperte sui problemi attuali del mondo; attraverso di esse gli aderenti vivono l’aggancio tra la loro vita spirituale e «le gioie e le speranze, delle tristezze e le angosce degli uomini d’oggi, dei poveri soprattutto e di tutti coloro che soffrono» (Gaudium et Spes, 1).

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