
Il titolo dell’incontro è: «Pane e Parola: sorgente di carità». «L’incarico dei ministri della comunione – ricorda il direttore dell’Ufficio liturgico diocesano, don Loris Della Pietra – è come un ponte simbolico tra l’assemblea dei fedeli che si raduna nel giorno del Signore e i fratelli assenti a causa della malattia o dell’anzianità. Portando la comunione eucaristica agli ammalati, essi compiono il primo dono di carità e, al contempo, sono sollecitati a farsi prossimi a chi ha più bisogno di un gesto di attenzione, di una parola o di un po’ di tempo». «Anche il movimento inverso diventa prezioso: i ministri possono diventare fonti privilegiate per conoscere la situazione dei malati di una realtà parrocchiale e per informare discretamente il parroco e l’intera comunità su questa porzione delicata e perciò particolarmente cara». «Meno avvertita è la radice sacramentale della carità e della prossimità ai fratelli – aggiunge don Della Pietra -: l’Eucaristia, infatti, nella duplice mensa del Pane e della Parola è l’azione santa che fonda, spinge e fortifica ogni atteggiamento di carità. Nello spezzare il Pane e nel condividerlo i cristiani imparano di volta in volta a fare della propria esistenza un pane spezzato. L'”ogni volta” della santa Cena (cfr. 1 Cor 11,26), che diventa proclamazione e attuazione della Pasqua del Signore nel tempo della Chiesa, non può essere disgiunto dalle puntuali opere di amore e di solidarietà per i fratelli (cfr. Mt 25, 31-46). Di conseguenza, portare il Pane della vita ai fratelli più bisognosi e portare loro la Parola della salvezza non può essere separato dal gesto concreto ai attenzione premurosa e di amore».
L’incontro di spiritualità di domenica 22 marzo è aperto ai ministri straordinari della comunione e a coloro che desiderano vivere un pomeriggio di preghiera. La meditazione sfocerà nell’Adorazione eucaristica e nella celebrazione dei Secondi Vespri della V domenica di Quaresima.
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