
Quando l’Arcivescovo arriva esplodono i sorrisi e si rincorrono le strette di mano. Si respira un clima di famiglia. Dopo il benvenuto del vicepresidente della Comunità, Aldo Galante, si insatura subito un dialogo fatto di domande e risposte. Tanti i temi toccati, ma nel cuore tutti i presenti hanno il «vivere insieme», in comunità, con le tante difficoltà e le sfide che porta con sé, ma anche la bellezza del poter contare l’uno sull’altro.
Mons. Mazzocato ha poi ricordato l’importanza «dell’intuizione di don Onelio» che ha saputo «guardare lontano», scommettendo sull’idea di far partecipare in maniera diretta nella gestione della Comunità anche gli stessi disabili, una scelta all’insegna della «corresponsabilità». Nel botta e risposta qualcuno azzarda e chiede per il prossimo anno di avere assieme a loro e all’Arcivescovo anche Papa Francesco.
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