A supporto del cammino della Quaresima le cattedrali di Udine e Trieste si uniscono simbolicamente in musica grazie alla Passione secondo Giovanni di Johann Sebastian Bach BWV 245 e alla collaborazione dell’Orchestra della Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste con il Coro del Friuli-Venezia Giulia, sotto l’egida della Regione FVG. Lo straordinario concerto sarà eseguito in entrambe le città: nella Cattedrale di Santa Maria Annunziata di Udine mercoledì 26 marzo, alle 20, mentre nella Cattedrale triestina di San Giusto l’appuntamento sarà giovedì 27 marzo, sempre alle 20.
Per il capolavoro bachiano salirà sul podio dell’orchestra Giulio Prandi, bacchetta celebrata per la sua solidità sul repertorio antico e barocco; mentre per il coro il Maestro Cristiano dell’Oste, direttore artistico di Coro FVG e, in questa occasione, anche all’organo.
I due concerti sono realizzati con il sostegno del Ministero della Cultura, della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia, del Comune di Trieste. Partner della doppia iniziativa sono: Danieli, Fondazione CR Trieste e Trieste trasporti. L’iniziativa è patrocinata dall’Arcidiocesi di Udine e dalla Diocesi di Trieste.
La partecipazione è gratuita.
🔽 Locandina del doppio concerto (JPG)
🔽 Banner per i due concerti (JPG)
La Passione secondo Giovanni di Bach
Composta di quaranta numeri, la celebre Johannes-Passion, monumento del Bach maturo, unisce testi di varia provenienza, da estratti dalla Passione di Barthold Heinrich Brockes, poeta allora celebre in area tedesca, ad altri testi madrigalistici di varia origine, talvolta ancora ignota, pur mantenendo inalterata la struttura testamentaria. Eseguita per la prima volta a Lipsia il 7 aprile 1724, l’opera ebbe almeno quattro distinte versioni di cui quella mediana del 1739 è divenuta definitiva e comunemente in uso.
A partire dagli anni ’30 dell’Ottocento la Passione di Giovanni iniziò poi ad entrare anche nel repertorio dei teatri, come l’Unter den Linden di Berlino nel 1833 o la Scala nel 1913 fino ad arrivare anche a versioni sceniche come quella di Pizzi alla Fenice di Venezia nel 1984, e per la sua presa emotiva di grande effetto ha conosciuto fortuna anche nel cinema con registi come Tarkovsky e Lanthimos.
Le voci soliste

Il Coro del FVG in un concerto diretto da Ton Koopman
Un repertorio perfetto, dunque, per unire le Cattedrali di Udine e Trieste al magistero artistico dell’Orchestra del Verdi e del Coro FVG, a cui si aggiungeranno voci di pregio come il giovane tenore irlandese Robin Tritschler, assai ricercato sul repertorio bachiano, nel ruolo dell’Evangelista narratore; il baritono cileno Christian Senn, scelto da Pappano proprio per Bach e che darà voce a Gesù; quindi, il giovane soprano aquilano di formazione viennese Vittoriana De Amicis, il mezzo soprano di repertorio principalmente barocco Marta Fumagalli, il tenore Manuel Amati, molto richiesto da Rossini fino alle composizioni più antiche. Pilato sarà invece affidato al giovane basso Manuel Sedmak, fresco talento cresciuto tra le istituzioni musicali del territorio, da Trieste a tutto FVG fino alla Slovenia, dove ha lavorato sotto la bacchetta di Gergiev, e alla Croazia.
Sul podio dell’Orchestra del Verdi Giulio Prandi, bacchetta di solidissima carriera più volte invitato sul palco del Concertgebouw di Amsterdam, Direttore Artistico del Centro di Musica Antica della Fondazione Ghislieri di Pavia, Premio Abbiati 2019, esperto di musica sacra. Il Coro del Friuli-Venezia Giulia, fondato nel 2001 e con un curriculum di oltre 600 concerti nelle maggiori istituzioni musicali italiane ed europee, verrà invece diretto dal suo direttore artistico Cristiano dell’Oste, formatosi al Mozarteum di Salisburgo e da allora in costante attività dall’opera lirica al repertorio sacro.
Segui l'Arcidiocesi di Udine sui social




