Incontro con i giornalisti: l’Arcivescovo richiama i valori della vera libertà e della famiglia

«Non si può speculare sui valori fondamentali pena il declino morale, spirituale e culturale di una società». Questo il forte monito lanciato oggi dall’Arcivescovo mons. Andrea Bruno Mazzocato nel corso della Santa Messa celebrata nell’Oratorio della Purità, a Udine, in occasione della Festa di San Francesco di Sales, patrono dei giornalisti. 

«La cellula famigliare – ha insistito mons. Mazzocato –, formata da padre, madre e figli, è un valore, anzi una sorgente di vita e di amore essenziale. Non può essere banalizzata né offesa, ma va sostenuta con un rispetto quasi religioso». Ciò in cui spesso i media ricadono, invece, la sottolineatura dell’Arcivescovo, è da un lato un «deficit di comunicazione», un’«amnesia diffusa» verso tante famiglie «formate da padre e madre e figli legati da un amore fedele e indissolubile, spesso consacrato dal sacramento del matrimonio» che «avrebbero diritto che anche le loro storie fossero raccontate» perché «ad un qualunque onesto osservatore non può sfuggire quanto sia lungo l’elenco dei benefici che esse portano a tutta la società»; da un altro lato, ha proseguito mons. Mazzocato, sui media si parla di famiglia, a volte, «in modo persino altisonante; pensiamo, ad esempio, al dibattito sull’opportunità di riconoscere anche a coppie dello stesso sesso la definizione di famiglia». È evidente, dunque, una «selettività nella comunicazione». Ecco perché, ha evidenziato l’Arcivescovo, «è difficile togliersi l’impressione che il tema della famiglia, con tutti i suoi addentellati, sia spesso proposto da persone ed organizzazioni che sono mosse da altri fini. Temi delicati come la differenza sessuale, la serietà del patto coniugale tra uomo e donna, le generazione dei figli e la loro educazione, sono non raramente affrontati in modo unilaterale e aggressivo. Questo modo non nasconde, forse, l’affermazione di altri interessi di natura politica, economica, ideologica che Papa Francesco ha coraggiosamente denunciato parlando apertamente di “colonizzazione ideologica”».

Nella sua omelia l’Arcivescovo ha anche invitato i giornalisti presenti a riflettere sul tema della procreazione. Sottolineando alcune parole del messaggio di Papa Francesco per la XLIX giornata mondiale delle Comunicazioni sociali (consegnato a tutti i presenti) – una “pennellata di grande delicatezza”, le ha definite mons. Mazzocato –, in cui il Santo Padre afferma che «il grembo che ci ospita è la prima scuola di comunicazione, fatta di ascolto e di contatto corporeo, dove cominciamo a familiarizzare con il mondo esterno in un ambiente protetto e al suono rassicurante del battito del cuore della mamma», mons. Mazzocato ha osservato come «interessi tecnico-scientifici (e, purtroppo, economici)» stiano «ipotizzando e realizzando vie per far nascere un bambino, alternative al grembo della propria mamma naturale». «Le parole di Papa Francesco sono un richiamo forte a rispettare i diritti del bambino e a non turbare le sue prime esperienze di comunicazione con il mondo nel quale la mamma lo introduce dopo averlo chiamato alla vita – ha concluso l’Arcivescovo –. Prego lo Spirito di Dio perché coloro che sono impegnati nella comunicazione sociale abbiano nel cuore questa sensibilità e questa onestà umana e intellettuale».

Al termine della Santa Messa, nel consueto appuntamento di dialogo con i media, l’Arcivescovo si è messo a disposizione dei giornalisti, interpellato su vari temi d’attualità, a cominciare da un commento sulle parole espresse dal Papa, in relazione alla tragedia di Charlie Hebdo, ovvero l’ipotetico pugno a chi offende sua madre.

Il mondo occidentale ha smarrito il senso della vera libertà 
«Papa Francesco si è espresso con sufficiente chiarezza – ha osservato mons. Mazzocato –, da una parte condannando il terrorismo e queste forme di attentato che sono diaboliche, orrori che vanno chiamati per quel che sono; dall’altro facendo presente che ci sono valori imporanti, come la religione, che meritano rispetto e non posssono essere ridicolizzati. Un conto è la satira intelligente, altra cosa è ridicolizzare». Un «orientamento saggio», ha proseguito mons. Mazzocato, poiché pur condannando decisamente ogni forma di terrorismo, non nasconde che dall’altro lato c’è «un mondo occidentale che ha smarrito il senso della vera libertà. Libertà non è fare tutto quello che si vuole senza alcun criterio, perché questo porta al conflitto». Quella del Papa, ha concluso mons. Mazzocato, «non è stata una presa di posizione contro il dettato evangelico del “porgere l’altra guancia”, bensì un’espressione popolare per evidenziare il senso di disagio che prova un credente di fronte alla ridicolizzazione di ciò che per lui è sacro».

Famiglia, primo ammortizzatore sociale
Nel corso della conferenza stampa, l’Arcivescovo è tornato sul tema della famiglia, ribadendo che «le famiglie unite sono il primo ammortizzatore sociale della società» e che nei loro confronti si fa ancora troppo poco, anche a livello di politiche economiche «In altri Paesi europei si fa molto di più – ha osservato mons. Mazzocato –. Anche in paesi laici». E ha ribadito: «Anche parlarne di più aiuterebbe».

Troppi silenzi sull’Eterologa
Anche sul delicato tema della fecondazione eterologa, mons. Mazzocato ha espresso l’auspicio di veder concretizzare una comunicazione capace di mettere in luce tutti gli aspetti della questione, compresi i «risvolti medici, genetici, economici.. che troppo spesso vengono tenuti sotto silenzio». «Da dove arrivano gli embrioni? Cosa c’è dietro?», ha chiesto l’Arcivescovo. «Troviamo il coraggio di parlarne!». E, si badi, «questo non vuol dire non prendere in considerazione l’onesto desiderio di volere un figlio», ma pretendere una «comunicazione più completa, libera».

Sui profughi informazione, non strumentalizzazioni
Tra i temi trattati nella conferenza stampa anche quello della presenza di profughi nelle nostre comunità, a proposito del quale mons. Mazzocato ha rinnovato il suo monito ad «evitare strumentalizzazioni» e investire, invece su «una corretta informazione». Le Diocesi del Friuli-Venezia Giulia, ha ricordato mons. Mazzocato, attraverso le Caritas, hanno pubblicato un opuscoletto che mira proprio a fornire un’informazione corretta. «Il tema è molto sensibile, drammatico – ha proseguito l’Arcivescovo – non deve essere strumentalizzato per altri interessi, ma affrontato con serietà». Così facendo, «le strade per una soluzione si trovano».

 
Per approfondire:
  • Testo integrale dell’omelia dell’Arcivescovo.
  • Articolo originale, tratto dal sito de “La Vita Cattolica”.

Segui l'Arcidiocesi di Udine sui social

Facebooktwitterrssyoutubeinstagram

Vuoi condividere questo articolo?

Facebooktwittermail