Un nuovo diacono per l’Arcidiocesi di Udine: è Nicandro Mastrogiovanni, casertano di origine ma friulano di adozione, che domenica 2 marzo alle 18 sarà ordinato diacono dall’arcivescovo mons. Riccardo Lamba. La celebrazione avrà luogo nel duomo dogale di Palmanova, cittadina dove risiede l’ordinando diacono. Nello stesso duomo, giovedì 27 febbraio alle 20.30 avrà luogo una veglia di preghiera per accompagnare spiritualmente la consacrazione di Mastrogiovanni.
Chi è Nicandro Mastrogiovanni
Nato a Calvi Risorta, in provincia di Caserta, nel 1962, Mastrogiovanni è sposato da 36 anni e ha un figlio. Giunto in Friuli quarant’anni fa per svolgere il servizio militare, è sottufficiale in congedo dell’Esercito.
Mastrogiovanni vive a Palmanova dal 1992. Nella Parrocchia palmarina è ministro straordinario della comunione, catechista dei bambini (assieme alla moglie) e animatore della Liturgia della Parola (celebrazione che avviene quando non è presente un sacerdote). Dal 2015 e fino all’istituzione delle Collaborazioni pastorali, nel 2018, è stato direttore del Consiglio pastorale parrocchiale di Palmanova.
Mastrogiovanni si è formato in teologia presso l’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Udine; ora, per lui, il passo del Sacramento dell’ordine nel grado del diaconato.
I diaconi nell’Arcidiocesi di Udine
Attualmente sono 31 i diaconi “permanenti” in servizio nell’Arcidiocesi di Udine, con un’età media di 71 anni, nettamente maggiore rispetto alla media del Nord-est (in cui i diaconi hanno in media 66 anni). Il più giovane tra i diaconi udinesi ha 47 anni, mentre il più anziano ha un’età di 84 anni. Il più longevo tra loro è diacono dal 1977.
Sette diaconi prestano servizio in ospedali o case di riposo, mentre sei sono impegnati in servizi di Curia. Tutti loro, salvo rarissime eccezioni dovute all’età, fanno servizio nelle rispettive Collaborazioni pastorali, sostenendo la liturgia. A turno, i diaconi prestano servizio alle celebrazioni più solenni presiedute dall’Arcivescovo.
Si contano sulle dita di una mano i diaconi udinesi ancora impegnati in un’attività lavorativa, a differenza di quanti, invece, sono in pensione; molto pochi anche coloro che vivono il celibato, mentre quasi tutti i loro “colleghi” hanno moglie e figli.
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