Dal confronto al dialogo. Incontro tra fedi cristiane e islamica

Le Chiese cristiane e la comunità islamica radunate ancora una volta attorno allo stesso tavolo, a ribadire con i fatti che un dialogo è possibile, a ricordare i passi fatti in tale direzione, a chiedere di disarmare gli arsenali e pure le menti dalla logica della violenza e del conflitto. È quanto si vivrà a Udine martedì 22 ottobre in occasione della XXIII Giornata ecumenica del dialogo cristiano-islamico “Una pace giusta per tutti i popoli”.

L’incontro, in programma alle 17.30 nel Centro Paolino d’Aquileia, è promosso dall’Ufficio diocesano per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso e prevede gli interventi del pastore Jens Hansen, della Chiesa evangelica metodista; di padre Volodymyr Melnychuk, del Patriarcato ortodosso di Costantinopoli; di Fatima Tizbibt del Centro islamico Misericordia e Solidarietà di via Marano a Udine e per la Chiesa cattolica del diacono Marco Soranzo, direttore del Servizio diocesano per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso.

Tutti chiamati a riflettere sul tema: “Dal confronto al dialogo”. Il confronto si traduce nell’esprimere posizioni diverse, segnando con dei paletti il confine del proprio agire. Dialogo invece significa mettersi in ascolto e in relazione. Dialogare vuol dire mettersi in gioco e trovare quegli spazi comuni in cui è possibile operare insieme. Nel caso delle diverse confessioni di fede, questi spazi si traducono in luoghi in cui esprimere carità, misericordia, accoglienza, pace. E proprio partendo dall’ascolto ciascuno può fare la propria parte per costruire la pace. Perché essa è sì un dono di Dio, ma Egli affida a noi il compito di concretizzarla, giorno dopo giorno, qui sulla terra.

🔽 Locandina dell’incontro

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