Un convegno interregionale organizzato a Udine, venerdì 27 settembre a partire dalle 9.30, al Centro Convegni Paolino d’Aquileia, in via Treppo 5/B, sarà occasione per far emergere caratteristiche e potenzialità della cartografia, per presentare nuclei di materiale poco conosciuti agli stessi esperti e infine per consentire alla varie istituzioni di interloquire tra di loro per sensibilizzare pubblici e privati a sostenere la necessità, attraverso anche finanziamenti, di censire, catalogare e digitalizzare materiali cartografici a stampa e manoscritti e formare opportunamente bibliotecari, archivisti e funzionari dei musei.
Il convegno fornirà testimonianze concrete sull’opportunità di una corretta preparazione di figure professionali nella capacità di lettura, comprensione delle modalità descrittive e dei significati delle mappe, della necessità di una catalogazione uniformata, al fine di consentire a tutti, esperti e amatori, di poter accedere a questo straordinario mezzo di conoscenza in modo attendibile e autorevole.
La Biblioteca del Seminario di Udine ha organizzato il convegno insieme con la Fondazione Benetton Studi Ricerche di Treviso e la Fondazione Querini Stampalia di Venezia, in collaborazione con la Soprintendenza archivistica del Friuli-Venezia Giulia, l’Ente Regionale Patrimonio Culturale Friuli-Venezia Giulia e l’International Council of Museums (ICOM) del Triveneto. Tra i numerosi patrocinatori figurano anche l’Arcidiocesi di Udine e l’Istituto Pio Paschini per la storia della Chiesa in Friuli.
La partecipazione è libera e gratuita; è consigliata la prenotazione scrivendo a biblioteca@seminario-udine.it.
Il programma in sintesi
Al mattino (9.30-12.30) si parlerà di valore dei documenti cartografici, comprensione dei contesti, responsabilità e relazioni sociali attivati dalle mappe, complessità geografica del territorio friulano, toponomastica. Relatori saranno:
- Massimo Rossi della Fondazione Benetton Studi Ricerche;
- Angela Munari della Fondazione Querini Stampalia;
- Mauro Pascolini dell’Università degli Studi di Udine;
- Francesca Venuto dell’Associazione Parchi e Giardini d’Italia (Apgi).
Seguirà, nel pomeriggio (14-17.30), una tavola di lavoro tesa a presentare e confrontare i patrimoni cartografici delle varie istituzioni culturali, per avviare una proposta di censimento dei materiali cartografici relativamente al patrimonio presente nella Regione Friuli-Venezia Giulia, a fronte del modello di censimento Atlante Veneto della Regione Veneto in partnership con Fondazione Benetton Studi ricerche e il Segretariato regionale del ministero della Cultura per il Veneto.
Saranno anche proposti esempi di metodi di catalogazione, digitalizzazione e diffusione sulla base di esperienze già consolidate. Interverranno:
- Carla Pederoda della Biblioteca del Seminario di Udine;
- Katja Piazza degli Archivi storici diocesani di Udine;
- Elena Ravelli dell’Istituto Centrale per il Catalogo Unico (ICCU) Roma;
- Francesca Rizzi dell’Università Iuav di Venezia;
- Silvia Bianco dei Civici Musei di Udine;
- Oliviero Farneti dell’Archivio di Stato di Udine;
- Pier Giorgio Sclippa dell’Università degli studi di Udine.
Cartografia, un patrimonio “ponte” tra ieri e oggi
La cartografia, a stampa e manoscritta, costituisce una fonte primaria non solo per comprendere la geografia storica e l’identità dei luoghi, ma soprattutto per contestualizzare e indirizzare i futuri interventi sul paesaggio contemporaneo, alla luce di precedenti progetti e testimonianze grafiche del passato elaborate da analoghi portatori di interesse, pubblici e privati.
Le mappe sono un esito delle intenzioni sociali sul territorio e, tra le altre fonti documentali, sono strumenti necessari per studiare e progettare le trasformazioni dei paesaggi e dei luoghi. Sono anche documenti di eccezionale valore storico-artistico-geografico.
Non è possibile tutelare ciò che non si conosce ed è per questo che è necessario sensibilizzare a riconoscerne le caratteristiche, a censire e catalogare questi materiali cartografici conservati nelle istituzioni pubbliche e private in Friuli innanzitutto per tutelare, leggere e fruire di documenti le cui particolari caratteristiche li rendono profondamente differenti da ogni altro tipo di documentazione.
Segui l'Arcidiocesi di Udine sui social




