L’Arcivescovo ha raggiunto i giovani a Spello nel pomeriggio di giovedì 31 luglio, per presiedere la celebrazione penitenziale. Dopo la serata di testimonianze, il giorno successivo ha svolto una breve catechesi presso l’Eremo delle Carceri. «La vostra vita non sia costruita su basi traballanti – ha detto il Vescovo ai ragazzi – bensì sulla roccia che è Gesù. Francesco ha fatto questo, e oggi noi lo ricordiamo come una delle persone più vicine a Gesù stesso. Questo è l’invito per voi, e vedrete che non c’è gioia più grande!».
Prima di ripartire alla volta di Udine, l’Arcivescovo si è prestato ad alcuni momenti di scambio con i giovani, i quali hanno con gioia immortalato alcune foto “selfie” (ossia auto-scattate) con il loro pastore, poi caricate su Facebook (nella foto, mons. Mazzocato con alcuni giovani di Goricizza di Codroipo). Quella dei social network è stata una sfida lanciata dall’Ufficio di Pastorale Giovanile, il quale ha invitato i ragazzi a utilizzare Facebook e Twitter per rendere partecipi della bellezza di questa esperienza anche i loro amici non presenti ad Assisi. E il risultato è stato sorprendente: centinaia di foto, pensieri, commenti hanno inondato il social network, creando un tam-tam virtuale che ha raggiunto migliaia di persone in tutto il Friuli.
Oltre alle moderne tecnologie, nei giorni precedenti il pellegrinaggio ha visto i giovani riflettere sulla concretezza quotidiana di moltissimi aspetti di vita cristiana che san Francesco ha proposto per primo: la povertà e l’obbedienza come segno di vera libertà, la minorità come servizio al prossimo, la fraternità, necessaria al vivere in qualsiasi gruppo, la perfetta letizia.
I “nostri” giovani hanno accolto con grande entusiasmo i grandi temi proposti dalle riflessioni quotidiane, tanto da farli propri già durante il pellegrinaggio stesso. «Una sera ci siamo ritrovati in mezzo a una pioggia insistente – ha spiegato Corinna Simoni, diciassettenne di Pasian di Prato – ma è stato bellissimo raggiungerci ugualmente a vicenda cantando con allegria “Gloria a Dio” per le vie di Assisi. La perfetta letizia è già arrivata tra noi». A parlare di povertà è invece Sofia Fabiani, sedicenne di Socchieve: «La scelta radicale di Francesco è impegnativa, ma penso che proprio questa radicalità di vita possa entrare un po’ anche nel mio cuore».
L’itinerario seguito dai giovani si è snodato tra Santa Maria degli Angeli, sede della “Porziuncola”, Assisi e i suoi luoghi, La Verna. Proprio nella località delle stimmate, i giovani hanno avuto modo di salutarsi portando a casa l’invito di un allegro frate conventuale – fra Alessio – il quale li ha invitati a «una sfida: pensare in grande per la propria vita. Non accontentarsi delle cose più basse, ma puntare in alto».
Soddisfatti gli organizzatori: per don Maurizio Michelutti, direttore dell’Ufficio di Pastorale Giovanile, questa esperienza «ha aiutato i ragazzi a seguire Francesco, che ha conformato la propria vita a Gesù crocifisso e risorto: come in una croce il palo verticale guardava verso l’alto, così essi hanno fatto. E come nella stessa croce il palo orizzontale crea un grande abbraccio, così essi sono invitati a fare. E noi siamo pienamente fiduciosi che lo Spirito possa guidare questi ragazzi al raggiungimento di questo bellissimo stile di vita.»
Per approfondire:
- Sito web dell’Ufficio Diocesano di Pastorale Giovanile.
- Pagina Facebook dell’Ufficio di Pastorale Giovanile.
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